Tour de France 2025, Remco Evenepoel contrario al passaggio a Montmartre durante l’ultima tappa: “Si aggiungerebbe stress inutile”

Remco Evenepoel contrario all’aggiunta dello strappo di Butte Montmartre nel corso dell’ultima tappa del Tour de France 2025. Nonostante la Côte parigina sia stata lo scenario di una delle giornate migliori della sua carriera, quando vinse il titolo olimpico a Parigi 2024, il belga della Soudal Quick-Step non sembra essere d’accordo con l’idea degli organizzatori di trasformare quella che è sempre stata la tradizionale passerella sui Campi Elisi in una tappa più movimentata, proprio grazie all’aggiunta della salita che, pochi mesi fa, è stata il cuore della prova a cinque cerchi. Stando alle informazioni raccolte da Le Parisien, infatti, la modifica del percorso della ventunesima frazione della Grande Boucle sembra ormai cosa fatta, ma il nativo di Aalst non nasconde in ogni caso il suo parere contrario.

Non c’è bisogno di complicare ulteriormente le cose secondo me – spiega Evenepoel, interrogato sulla questione durante la conferenza stampa che precede la Liegi-Bastogne-Liegi – Avremo già abbastanza tempo per lottare sia per la vittoria che per le posizioni, non c’è bisogno di farlo anche nel corso dell’ultima tappa. Farlo aggiungerebbe ulteriore stress, un’ulteriore difficolta che secondo me non è necessaria. Andando ad analizzare le tappe che dovremo affrontare in precedenza si capisce che arriveremo all’ultimo giorno decisamente stanchi e senza più energie per lottare. Se posso, chiederei ad ASO di evitare questa idea, secondo me sarebbe la scelta migliore”.

Una modifica così sostanziale del percorso andrebbe inoltre a condizionare le possibilità delle ruote veloci, che storicamente sono sempre state protagoniste sul traguardo degli Champs Elisées e che potrebbero vedere le loro chances drasticamente ridotte in caso di variazione del percorso: “Aggiungere uno strappo di due o tre minuti da ripetere in più occasioni andrebbe sicuramente a condizionare l’esito dell’ultima tappa escludendo i velocisti – conclude Evenepoel – Questo secondo me sarebbe negativo per il Tour“.

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