Tour de France 2024, Remco Evenepoel soddisfatto: “Sono stato male, ma ho raggiunto il peso che volevo, peccato per l’assenza di Cattaneo”
Grandi ambizioni per Remco Evenepoel al via del Tour de France 2024. Se da un lato il talento fiammingo cerca di abbassare le aspettative per questa sua prima partecipazione alla Grande Boucle, dall’altro lato è evidente che non può presentarsi al via di Firenze con il profilo basso. Consapevole delle grandi speranze riposte in lui, il capitano della Soudal Quick-Step partirà dunque con l’asticella molto alta, pur senza mai volersi dare un reale obiettivo concreto in questa sua prima esperienza nel GT transalpino, durante la quale si ripete come un mantra che l’obiettivo primario è imparare e accumulare sapere. Considerazioni che chiaramente non impediscono di ambire a fare e ottenere il meglio possibile, per sé e per il team.
D’altro canto la sua stagione sinora è chiaramente pesantemente condizionata dall’infortunio al Giro dei Paesi Baschi e la prestazione al Giro del Delfinato ha chiaramente confermato che c’è ancora del lavoro da fare. Se aggiungiamo che in questi ultimi giorni non è stato benissimo, rinunciando così anche ai Campionati Nazionali, resta qualche dubbio sulle effettive condizioni nelle quali si presenta al via di questo storico Grand Départ italiano.
“Non sono stato malissimo, ma ho effettivamente avuto una frequenza cardiaca leggermente elevata – spiega a Het Nieuwsblad, respingendo le critiche di chi ha pensato alla pretattica – Sono stato male realmente, onestamente avrei preferito correre il campionato belga […] Molti corridori hanno lasciato il Delfinato con un raffreddore. Alcuni anche con qualcosa di peggio. Io sono stato fortunato perché è rimasto latente, finché non mi sono allenato per qualche giorno con il brutto tempo dopo il Delfinato e ha colpito anche me”.
Tutto passato comunque e in ritiro a Isola 2000 ha potuto allenarsi bene in vista dell’impegno più importante della sua stagione. “È stato fantastico – sottolinea – Abbiamo iniziato e finito con il maltempo, che ovviamente è stato meno divertente. Ma in generale sono riuscito ad allenarmi bene e a prendermi cura di me stesso. Ho fatto davvero del mio meglio e ho ottenuto quello che volevo (raggiungere il peso forma, ndr). Era anche necessario. Con il peso del Delfinato non sarei mai stato in grado di seguire i migliori corridori del Tour. Ho dovuto lavorare, ma ce l’ho fatta. Questo è positivo”.
A pochi giorni dalla Grande Boucle Evenepoel è dunque “iper-motivato” per le tre settimane in arrivo, alle quali si presenta con una squadra costruita attorno a lui, pur avendo dovuto fare una rinuncia importante. “Penso che partiamo con la migliore squadra possibile, viste le risorse che abbiamo – spiega – Purtroppo Mattia Cattaneo è malato e non può venire con noi. È sicuramente una grande perdita, ma Louis Vervaeke potrebbe essere in grado di prendere il suo posto. La nostra squadra è molto equilibrata ed esperta. C’è un po’ di tutto: Yves Lampaert, Gianni Moscon e Casper Pedersen come passisti e faticatori. E con Mikel Landa, Jan Hirt e Ilan Van Wilder abbiamo tre scalatori puri”
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