Tour de France 2024, Jonas Vingegaard sconsolato per lo strapotere di Tadej Pogačar: “Abbiamo eseguito il nostro piano alla perfezione, ma lui era semplicemente molto più forte”

Jonas Vingegaard difende la tattica della sua squadra al termine della 15esima tappa del Tour de France 2024. Il capitano della Visma | Lease a Bike, dopo aver fatto tirare i suoi compagni per tutta la lunghezza del tappone pirenaico, si è dovuto inchinare all’ennesimo micidiale attacco di Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) che è andato a vincere il solitaria per il secondo giorno di fila. Ora il 27enne danese ha un ritardo di 3 minuti e 9 secondi dallo sloveno in maglia gialla, ma non ha del tutto perso le speranza di poter recuperare tutto lo svantaggio e vincere il suo terzo Tour consecutivo.

Parlando ai nostri microfoni nel dopo tappa Vingegaard ha difeso a spada tratta la tattica di squadra e il lavoro dei suoi compagni, elogiando però la superiorità di Pogačar sulle salite dei Pirenei. “Sono contento e orgoglioso per come ho corso io e per come ha corso la squadra. Tadej [Pogacar – ndr] è stato semplicemente molto più forte quindi complimenti a lui. Ad essere sincero non posso essere rammaricato”.

Con 3 minuti di ritardo in classifica pensi ancora di poter vincere il Tour?
“Potrebbe sembrare molto difficile adesso, ma lui può avere una brutta giornata come abbiamo visto negli anni passati. Dobbiamo sperare in questo. Certamente ho ancora delle speranze e ci credo, ma oggi [Tadej – ndr] ha fatto vedere quanto era forte. Io oggi ho fatto una delle mie migliori prestazioni e lui mi ha dato un minuto quindi meritava di vincere”.

Saresti felice anche se dovessi salire sul secondo gradino del podio?
“Sì, certo. Se lui continua a questo livello sarei felice del secondo posto. Ora non ho nulla da perdere sono li nel mezzo”.

Avevate studiato a tavolino la tattica della tappa di oggi
“Una giornata come quella di oggi si addice alle mie caratteristiche, dovevamo provarci. Non voglio andare a un Tour de France senza nemmeno provare a vincerlo. Il meno che posso fare è provarci. Quando lui ha attaccato non lo stavo guardando, stavo solo tirando il più forte possibile e da quel momento volevo arrivare il prima possibile all’arrivo”.

Non avete mai dubitato di attaccare oggi dopo il grande sforzo nella tappa di ieri?
“Non ho mai dubitato del nostro piano. Avevamo una buona strategia che ha sempre funzionato negli ultimi due anni. Sapevamo che potevamo sopportate tanta stanchezza e anche io posso farlo, quindi non rinnego nulla. Abbiamo fatto il nostro piano alla perfezione oggi, ma Pogacar era migliore”.

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