Milano-Sanremo 2024, Jasper Philipsen si impone su Michael Matthews e Tadej Pogacar! 5° Alberto Bettiol
Jasper Philipsen conquista in volata la Milano – Sanremo 2024. Il corridore della Alpecin – Deceuninck si impone su un gruppetto di dodici uomini che si è formato nella discesa del Poggio superando Michael Matthews (Team Jayco-AlUla) e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates). Quest’ultimo è stato grande protagonista sul Poggio, piazzando un paio di attacchi che hanno frantumato un gruppo già fortemente ridotto dal forcing dei suoi compagni. Con lo sloveno era rimasto il solo Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), ma i due hanno scollinato con pochissimi metri di vantaggio su un gruppetto di 12 uomini che li ha ripresi nel finale, portando così il campione del mondo a cambiare strategia e mettersi al servizio del compagno, chiudendo in prima persona sui vari tentativi di attacco per far decidere la corsa in uno sprint che il belga ha vinto in grande rimonta. Tra i più attivi in salita, Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) chiude in quinta posizione, alle spalle di Mads Pedersen (Lidl-Trek), mentre poco dietro, 12° conclude Matteo Sobrero (Bora-hansgrohe), autore di un bel tentativo per anticipare nell’ultimo chilometro.
Il video dell’arrivo
🤩 The greatest Ultimo Kilometro in cycling once again lives up to its reputation
🇧🇪 @JasperPhilipsen wins ahead of 🇦🇺 @blingmatthews and 🇸🇮 @TamauPogi #MilanoSanremo presented by @CA_Ita pic.twitter.com/VUvomWw2lU
— Milano Sanremo (@Milano_Sanremo) March 16, 2024
Il racconto della corsa
Il via è subito molto veloce, con diversi corridori che provano ad avvantaggiarsi sin dai primi metri di gara. Tra i più attivi ci sono gli uomini delle tre Professional italiane, Team Polti-Kometa, Team corratec-Selle Italia e VF Group-Bardiani CSF-Faizanè, tuttavia il gruppo, piuttosto allungato, non concede spazio. I primi chilometri trascorrono in questo modo, e ce ne vogliono più di 15 prima che un tentativo riesca finalmente a prendere corpo.
A comporlo sono 11 corridori: Davide Baldaccini, Valerio Conti e Kyrylo Tsarenko (Team corratec – Vini Fantini), Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Sergio Samitier (Movistar Team), Romain Combaud (Team dsm-firmenich PostNL), Davide Bais, Mirco Maestri e Andrea Pietrobon (Team Polti-Kometa), Alessandro Tonelli e Samuele Zoccarato (VF Group-Bardiani CSF- Faizanè). Questi attaccanti guadagnano rapidamente più di due minuti, ma presto Jacopo Mosca (Lidl-Trek) e Silvan Dillier (Alpecin-Deceuninck) si portano in testa al gruppo per aumentare il ritmo, e il gap scende a 1’40”. A quel punto Germani decide di rialzarsi e di farsi riprendere, proprio mentre il gruppo inizia a rallentare leggermente.
La situazione a quel punto si stabilizza, con il margine che oscilla fra i 2 e i 3 minuti e con Alpecin-Deceuninck sempre a lavorare in testa al gruppo: i 10 al comando iniziano l’ascesa del Turchino con 2’20” di vantaggio. Il gruppo guadagna qualche pugno di secondi lungo la salita e si arriva al mare con 1’48” ancora a disposizione dei battistrada.
Nei primi chilometri sull’Aurelia, comunque, il vantaggio dei battistrada torna leggeremente a salire, ma in vista dell’ingresso negli ultimi cento chilometri di corsa, mentre Davide Bais è rallentato da una foratura, il gap è di poco superiore ai 2’15”. I fuggitivi, sui quali si riporta anche Bais, decidono di alzare allora un po’ il ritmo, portando il loro vantaggio a sfiorare i tre minuti a 70 chilometri dalla conclusione.
Proprio questo, però, è il momento in cui il gruppo cambia fisionomia: la parte calda della corsa si avvicina e le squadre iniziano ad organizzarsi per portare davanti i propri capitani. Questo porta il vantaggio dei fuggitivi a calare drasticamente: ai piedi del Capo Mele i dieci attaccanti conservano un margine di 2’10”. Non appena la strada inizia a salire arrivano davanti gli uomini della UAE Team Emirates a dettare il ritmo, facendo calare ancora il margine dei fuggitivi.
In vista degli altri due Capi arrivano davanti anche gli uomini di Alpecin – Deceuninck, Groupama – FDJ, Lidl – Trek e Groupama – FDJ. Il Capo Berta, invece, è fatale per Baldaccini, che lascia il gruppo di testa. Nel plotone principale, invece, è Christophe Laporte (Visma – Lease a Bike) a pagare caro il Capo Berta, seguito poco dopo anche da Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) .
Ormai il gruppo è lanciatissimo verso la Cipressa, con i battistrada che comunque provano a vendere cara la pelle. La lotta per le posizioni alle loro spalle tuttavia vede il ritmo salire ulteriormente e i circa 90 secondi che erano riusciti a conservare dopo l’asperità precedente si riducono ad appena 35 all’imbocco della temuta ascesa. A prenderla in testa per il gruppo sono EF Education – EasyPost e Ineos Grenadiers, ma presto arriva la UAE Team Emirates, con Alessandro Covi, a fare il ritmo. L’italiano porta avanti il lavoro finché non arriva Isaac Del Toro, che imprime subito una sferzata importante, mentre daavnti ovviamente esplode anche il gruppetto degli attaccanti.
Il giovane portento messicano esaurisce tuttavia il suo lavoro quando ancora restano circa 40 uomini in gruppo e alla sua ruota resta solo Tim Wellens per poter dare una mano a Tadej Pogacar. Per il belga è ovviamente troppo presto per entrare in azione, limitandosi dunque a tenere il ritmo del giovane compagno, senza aumentare. Allo scollinamento davanti restano così ancora Samitier, Maestri e Bais, ma i primi due cadono in discesa, portando al rientro di un gruppo che comunque ormai era a pochi metri. Appena ripreso, Bais decide comunque di ripartire da solo, guadagnando di nuovo una dozzina di secondi, che conserva nel tratto di pianura verso il Poggio, ma ormai le forze sono finite e viene ripreso prima che inizi la bagarre decisiva.
Con la UAE Team Emirates che fa sparare a Marc Hirschi le sue ultime cartucce prima della salita, sono Lidl – Trek e Ineos Grenadiers a presentarsi in testa sull’ultima asperità di giornata, ma Tim Wellens non tarda a portarsi davanti per piazzare la sua accelerazione, ovviamente seguito dal suo capitano. L’atteso attacco di Tadej Pogacar arriva a 7 chilometri dal traguardo, con Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck) pronto a reagire. Su di loro si riportano anche Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost) e Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), ma non tardano ad arrivare anche Mads Pedersen (Lidl-Trek), Michael Matthews (Team Jayco-AlUla) e Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), seguiti da Jasper Stuyven (Lidl-Trek), Matteo Sobrero (Bora-hansgrohe) e Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), nonché Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep) e Maxim Van Gils (Lotto Dstny).
Il gruppetto appena formatosi dura tuttavia pochissimo perché Pogacar riparte secco, costringendo Van Der Poel, che non era alla sua ruota in quel momento, ad uno sforzo supplementare per rientrare. Ganna e Bettiol stavolta perdono qualche metro, iniziando la discesa con cinque secondi di ritardo. Il recordman dell’ora si mostra subito molto efficace in discesa, avvicinandosi rapidamente alla coppia di testa, nella quale è sempre solo Pogacar a fare l’andatura. Proprio nel momento in cui sta per rientrare, il piemontese deve tuttavia fermarsi per un problema meccanico, lasciando che sia il compagno Pidcock il primo a rientrare in discesa.
A seguire il britannico rientrano anche Pedersen e Mohoric, con quest’ultimo che prova subito a partire approfittando del momento di rallentamento, che consente anche agli altri di rientrare. Lasciato inizialmente partire il vincitore dell’edizione 2022, consentendo però anche a Philipsen di riaccordarsi, Mathieu Van Der Poel a quel punto si porta in testa a tirare, riuscendo a chiudere sull’attaccante poco prima della flamme rouge. Ovviamente, subito prova ad approfittarne Matteo Sobrero, che si prende qualche metro di vantaggio. Su di lui rientra per primo Pidcock, che lo salta e prova ad anticipare lo sprin partendo lunghissimo. A quel punto, dopo l’ottimo lavoro del campione uscente, è il vincitore dell’edizione 2021 che si mette al servizio di un compagno.
A chiudere sul britannico è dunque Stuyven, che prova a mettere in rampa di lancio Pedersen. Il danese stavolta tuttavia non riesce a sfruttare il lavoro del compagno, venendo saltato da Matthews, che si muove verso le transenne per saltarlo agevolmente. Ancor più veloce è tuttavi Philipsen, che segue la stessa traiettoria dell’australiano, molto corretto nel non chiudere il corridoio, finendo così per farsi saltare sul traguardo, mentre dietro di loro Pogacar chiude il podio superando Pedersen.
Risultato Milano – Sanremo 2024
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