Presentazione squadre 2017: Dimension Data

Non è stato uno degli inverni più sereni per la Dimension Data. Il timore di non rientrare nel circuito WorldTour per una questione di punti ha messo a repentaglio un progetto che, fin dai suoi albori, è stato caratterizzato da una crescita costante fino ai vertici del panorama internazionale. Scampato il pericolo con l’inserimento nella massima divisione delle due, la compagine sudafricana ha avuto la possibilità di concentrarsi sul 2017, confermando il nucleo forte del team e inserendo qualche volto nuovo con l’auspicio di ripetere e migliorare quanto di buono fatto lo scorso anno.

Dopo le grandi cose fatte all’ultimo Tour de France, Mark Cavendish è più che mai il faro del team di Douglas Ryder. Il britannico, con dieci vittorie all’attivo nel 2016, si è ripreso di forza lo scettro di sprinter numero uno al mondo e non sembra intenzionato a volersi far da parte. Con i fedeli Mark Renshaw e Bernhard Eisel a supportarlo, Cannonball è pronto a vivere un altro anno da grande protagonista. Il reparto sprint è rafforzato da corridori di rendimento come Youcef Reguigui e Kristian Sbaragli che potranno contribuire a rimpinguare il bottino di risultati della squadra. Lasciamo fuori dall’elenco volontariamente Tyler Farrar, ormai fattosi da parte come capitano e relegato ad un ruolo di gregario.

Discorso a parte merita Edvald Boasson Hagen, un altro dei capisaldi della squadra. Il norvegese ha ritrovato fiducia e continuità di rendimento e il 2017 potrebbe essere l’anno buono per un salto di qualità in termini di risultati al Nord. L’arrivo di Scott Thwaites gli permette di avere un uomo di fiducia di qualità, sul quale potrà contare nelle fasi calde della corsa e sognare in grande.

Per quanto riguarda le montagne e le corse più dure, la conferma di Igor Anton rappresenta la volontà di provare a recuperare un grande talento del ciclismo. Il basco sarà affiancato da Omar Fraile, ormai una certezza, e dal solido Serge Pauwels che in un modo o nell’altro riesce sempre a lasciare il segno sulla stagione. Quando la strada sale si faranno vedere anche Daniel Teklehaymanot e Natnael Berhane, i quali non si tirano mai indietro quando c’è da attaccare. Da seguire con attenzione anche Lachlan Morton, scalatore australiano che ha fatto vedere buone cose negli Stati Uniti. Da valutare l’impatto con il grande ciclismo, ma potrebbe essere un corridore in grado di sorprendere.

Come stile la Dimension Data è una delle squadre più aggressive, spesso in fuga per cercare un successo. L’emblema di questo approccio è Stephen Cummings. Reduce dalla miglior stagione della sua carriera, il forte passista britannico proverà a ripetersi, ma vincere tappe alla Tirreno-Adriatico, alla Vuelta al Pais Vasco e, soprattutto, al Tour de France è impresa tutt’altro che facile. In suo aiuto sono arrivati Nathan Haas e Benjamin King, altri due ragazzi con la fuga nel sangue che proveranno a farsi vedere in tutti i modi.

L’organico è completato da Nick Dougall, Jacques e Reinardt Janse Van Rensburg, Mekseb Debesay, Adrien Niyonshuti, Jay Thomson, Johann Van Zyl e Jaco Venter, corridori di grande affidabilità, sempre pronti a prodigarsi per la squadra senza disdegnare qualche sortita personale.

Ormai da qualche anno nel professionismo, Merhawi Kudus va considerato necessariamente un giovane talento essendo un classe 1994. In salita ha dimostrato di avere numeri interessanti, ma deve compiere il definitivo salto di qualità. Da questo punto di vista il 2017 potrà essere un anno chiave, considerando che l’esperienza non gli manca. Molto interessante il nuovo arrivato Ryan Gibbons, promosso dal vivaio con sede in Italia. Veloce, tiene in salita, dispone di un gran motore e fin dalle prime uscite potrebbe ritagliarsi uno spazio. Tanta voglia di fare anche da parte di Ben O’Connor, passista scalatore di grandi prospettive.