Parigi 2024, Remco Evenepoel alla caccia di una storica doppietta: “L’attacco decisivo può avvenire in qualsiasi momento”

Remco Evenepoel può entrare nella storia. Dopo la vittoria nella prova a cronometro delle Olimpiadi di Parigi 2024 il fuoriclasse della Soudal Quick-Step è uno dei principali favoriti anche per la prova in linea, dove con buona probabilità rivestirà un ruolo da protagonista. Poter affrontare la competizione olimpica senza alcun tipo di pressione, dopo aver conquistato nelle ultime settimane un eccellente podio al Tour de France oltre che l’oro contro il tempo, potrebbe essere un grande vantaggio per il belga, che potrebbe sfruttare le sue eccellenti doti da cronoman per anticipare la concorrenza e lanciarsi in un attacco solitario come a Wollongong 2022, quando vinse il campionato del mondo.

La gara a cinque cerchi, con squadre piccole e senza radioline, sarà sicuramente una sfida molto diversa da quella a cui i corridori sono abituati, ma questo non sembra condizionare il 25enne, che ha la massima fiducia nella sua squadra, composta da Wout Van Aert, Jasper Stuyven e Tiesj Benoot: “Non ho mai corso con una squadra così piccola, ma credo che possiamo essere contenti di essere uno dei pochi paesi a poter gareggiare con quattro corridori – spiega il fuoriclasse belga, intervistato da Wielerflits – Quello sarà un vantaggio. È importante giocarsela bene. Tiesj e Jasper sono con la squadra per tenere tutto sotto controllo e sfruttare la loro esperienza in corsa. Credo siano i migliori per tenere la situazione sotto controllo”.

Con un gruppo così ristretto e senza l’ausilio dei direttori sportivi ad avvisare i corridori dei pericoli sulla strada, la ricognizione sul percorso che i corridori hanno svolto negli scorsi giorni sarà fondamentale, specialmente nel circuito finale con la Côte de la butte Montmartre, dove molto probabilmente si decideranno le medaglie: “La salita di Montmartre è la più dura del circuito finale, e anche la più tecnica – continua il classe 2000 – tutti sanno che è lì dove si può fare la differenza. Il posizionamento sarà cruciale. Ed inoltre ci sarà anche del pavé. Non dico che si può equiparare questa salita al Vecchio Kwaremont, ma un po’ gli assomiglia. Ma non è detto che la corsa si decida lì. Ai mondiali di Wollongong due anni fa ho attaccato in un punto dove nessuno si aspettava un attacco. Il gruppo è piccolo, quindi l’attacco decisivo potrebbe accadere in qualsiasi momento“.

Nella settimana appena trascorsa, tra allenamenti, festeggiamenti per l’oro a cronometro e ricognizioni del tracciato, la squadra belga ha trascorso molto tempo nel villaggio olimpico, esperienza che Evenepoel sembra aver apprezzato: “È qualcosa di speciale. Il primo giorno è stato tutto un po’ travolgente. Vivi delle sensazioni che quasi ti fanno dimenticare che sei qui per conquistare un obiettivo. Questo succede perché incontri un sacco di persone e ti interessi ad un sacco di sport diversi. Giovedì sera sono andato a vedere l’hockey. E l’altro giorno a colazione ho visto Andre De Grasse, ma non sono andato a chiedergli un autografo”.

In conclusione il nativo di Aalst ha analizzato anche quelli che potrebbero essere i suoi principali avversari, evidenziando un nome su tutti, quello di Mathieu Van der Poel: “Mathieu è sempre pericoloso. Anche Tom Pidcock è in ottima forma, come abbiamo visto nella gara di mountain bike di lunedì. Ma credo che anche gli altri siano preoccupati di noi. Quello che dobbiamo fare noi è concentrarci sulla nostra gara e non basare la nostra corsa su un solo avversario. In ogni caso, vedo Mathieu come il principale favorito“.

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