Giro d’Italia 2024, Ben O’Connor: “Il podio sarebbe un sogno. Pogačar impeccabile, ma potrebbe anche avere una brutta giornata”

Ben O’Connor non nasconde alte ambizioni per questo Giro d’Italia 2024. Se sinora il suo highlight è stato soprattutto essersi bruciato nel cercare di seguire Tadej Pogacar a Oropa, il corridore australiano ha confermato una buona gamba in questa prima settimana della Corsa Rosa e attualmente è quarto in classifica generale. Lontanissimo dallo sloveno, ma vale un po’ per tutti, è invece in piena lotta per il podio visto che la seconda posizione è a meno di un minuto e chi lo precede è a 41 secondi. Autore anche di una discreta cronometro, viste le sue caratteristiche, il leader della Decathlon Ag2r La Mondiale aspetta le grandi montagne della seconda e terza settimana per riuscire a mettersi in mostra sul suo terreno preferito.

Durante la conferenza stampa di rito nel primo giorno di riposo O’Connor ha voluto tirare le somme di quella che è stata la sua prima settimana dell’edizione 107 della Corsa Rosa. “È stata una settimana più dura di quel che ci aspettavamo, anche le tappe per velocisti sono state molto esigenti. Sono felice di come è andata, anche se ci sono stati un paio di momenti non eccezionali. Io e la squadra siamo pronti per il resto del Giro. Obiettivo? Stare con i migliori. Io mi sento bene e già domani sarà una giornata interessante. L’idea è comunque quella di fare un passo alla volta e provare magari a prendere qua e là qualche secondo sugli altri che lottano per il podio. Il podio per me sarebbe un sogno”.

Più che sulle salite, lo scalatore sloveno ha stupito tutti per l’ottima cronometro di Perugia, che lo ha visto chiudere in 11esima posizione, in linea con altri big più adatti a questo tipo di prove contro il tempo. “Visto come era andata quella del Delfinato 2023 ero convinto di poter fare bene. Nelle due seguenti ero andato un po’ peggio, ma in quella del Tour 2023 non stavo bene e alla Tirreno 2024 ho pagato 2”-3” al chilometro dal primo, ma avevo preso la pioggia. Penso di aver fatto vedere di non essere così male nelle crono e in più abbiamo fatto un grande lavoro insieme alla squadra, soprattutto sul piano della bicicletta. Peccato per aver avuto quel problema meccanico durante la crono di Perugia, avrei potuto raccogliere un piazzamento ancora migliore. Meriti della bici? La Van Rysel va forte, ma non basta se non sei preparato”.

Sulla salita di Oropa, primo arrivo in salita del Giro 2024, O’Connor ha seguito di puro istinto l’attacco fulmineo di Tadej Pogačar, una scelta che ha poi pagato a caro prezzo: “Sì, ma allo stesso tempo mi sono divertito. Ci ho provato e in quel momento mi sono sentito abbastanza forte per farlo. Ho pagato sì, ma sono qui per gareggiare. Ho imparato, ma se dovesse ricapitare l’occasione e mi sentirò bene, non resterò fermo impaurito. Se ci ripenso, di sicuro quel momento me lo sono goduto”.

Il suo team, la Decathlon Ag2r La Mondiale è uno di quelli che sta regalando le maggiori sorprese in questo avvio di stagione e spera di fare altrimenti anche nelle ultime due settimane della Corsa Rosa. “Puntiamo a vincere almeno una tappa. Ripeto, domani è interessante e penso che ci vorrà molto tempo prima che la fuga riesca a partire. Penso che noi non dobbiamo stare bloccati in gruppo perché ci sono io, è giusto che ci siano alcuni compagni che abbiano magari un doppio compito. Vincere le tappe è importante per la squadra”.

O’Connor in questi anni è cresciuto parecchio ed ora è uno scalatore solido e costante, capace di lottare ad altissimi livelli anche nelle grandi corse a tappe. “Ho imparato dove stanno i miei limiti, soprattutto in termini di allenamento, e ho imparato a gestire la mia salute. E anche che, quando hai un momento di calo di forma, non devi continuare a martellarti. Su questo punto ho lavorato molto con il mio allenatore e abbiamo trovato il modo giusto di lavorare. Abbiamo imboccato la strada giusta!”.

L’uomo da battere è sempre Tadej Pogačar, un corridore inarrivabile ma, secondo l’australiano, forse non totalmente inattaccabile: “Va forte ma io sono qui per fare la mia corsa. Finora è stato impeccabile, ma potrebbe anche avere una brutta giornata. Io comunque voglio continuare a correre come ho fatto finora e raccogliere il massimo che potrò. O limitare i danni se capiterà qualche momento in cui non starò bene”.

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