Europei Drôme-Ardèche 2025, Juan Ayuso: “Non ho capito la tattica di Francia e Italia, per me non ha senso”
Juan Ayuso sorpreso dall’atteggiamento di Christian Scaroni e Paul Seixas nel finale degli Europei di Drôme-Ardèche 2025. Rientrato assieme all’italiano su Remco Evenepoel e il francese, lo spagnolo si mostra perplesso sulle scelte dei rivali nel gestire le fasi iniziali dell’inseguimento a Tadej Pogacar, che in quel momento aveva un margine di poco superiore ai venti secondi, grazie al suo forcing in discesa e all’azione di Remco Evenepoel poi in salita. I due tuttavia si sono trovati a dover fare i conti con le scelte tattiche dei rivali, o dei loro rispettivi CT, che non hanno collaborato nell’inseguimento. Una scelta che il giovane corridore iberico mostra di non condividere.
“Vedevamo Pogacar, ma non c’era grande collaborazione con Francia e Italia, non so perché… – commenta deluso dopo il traguardo – Non capisco perché abbiano deciso di tirare dietro in gruppo e non con noi. Per me non ha senso, ma non so, alla fine fa parte del ciclismo. Ho provato a dare una mano a Remco, ma ero anche io al limite ed era difficile. Lui poi è stato il più forte del nostro gruppetto”.
Lo spagnolo alla fine è crollato e ha concluso la corsa in sesta posizione, raggiunto e superato anche dal lettone Toms Skujins, mentre Seixas si è andato a prendere il bronzo, seppur lontanissimo dagli altri due medagliati (3’41” dal vincitore e 3’10” dal belga), dopo essere riuscito a distanziare anche Scaroni, quarto a 4’04”. Sesto a 4’21” Ayuso ha dunque pagato gli sforzi profusi, chiudendo la sua stagione
“A Kigali mi sentivo meglio – ammette – Qui invece a due ore dall’arrivo ero già stanco. Ho avvertito la stanchezza di una stagione intensa. Era la mia ultima corsa e ho dato quel che avevo fino in fondo, sono comunque fiero di questo”
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