Portogallo, affidate in “blocco” le organizzazioni di Volta ao Algarve, Giro del Portogallo e Volta ao Alentejo a una realtà spagnola
Novità di rilievo sulla scena organizzativa in Portogallo. La Federazione ciclistica nazionale ha infatti reso noto un nuovo accordo che assegna l’allestimento di alcune delle corse più importanti del panorama lusitano a un’unica società: spetterà infatti all’azienda Emesport il compito di organizzare la Volta ao Algarve, la Volta ao Alentejo e il Giro del Portogallo, almeno per quel che riguarda la stagione entrante. La decisione arriva a seguito della rottura dei rapporti fra la Federazione e Podium Events, a cui spettava l’allestimento del Giro del Portogallo e della Volta ao Alentejo, ma che è stata “esautorata” per via, a detta della FPC, di inadempienze contrattuali.
La Emesport, diretta dall’ex corridore professionista spagnolo Ezequiel Mosquera, ha già in capo l’organizzazione della O Gran Camiño, corsa giovane ma subito molto apprezzata, e potrà quindi ampliare il suo campo di operazioni, aggiungendo il Portogallo alla vicina Galizia, comunità autonoma della Spagna in cui è stata creata appunto la O Gran Camiño
“Il contratto con Podium Events riguardava solo il Giro del Portogallo, la sua emanazione giovanile e la Volta ao Alentejo – puntualizza la federazione portoghese in una nota – Tuttavia, in una logica di sinergia organizzativa e facilità di negoziazione con le squadre – soprattutto quelle internazionali – abbiamo deciso di integrare anche la Volta ao Algarve nella nuova collaborazione, garantendo un approccio congiunto, coerente e più efficace dal punto di vista operativo e sportivo, rafforzando l’attrattività e il posizionamento delle tre gare”.
L’accordo ha validità annuale, quindi al momento solo per la stagione 2026, ma c’è possibilità di proroga. “Questo è un momento cruciale per il futuro delle nostre principali gare – le parole del presidente federale portoghese Cândido Barbosa – Data la ripetuta inadempienza del precedente organizzatore del Giro del Portogallo, non potevamo più rimandare le decisioni. Avevamo la responsabilità di agire con decisione e rapidità, trovando una soluzione solida e credibile”,
Il punto di vista di Mosquera: “Il ciclismo sta vivendo un momento di crescente complessità e il Giro del Portogallo, pur essendo una gara unica con quasi un secolo di storia, è stata ostacolata dall’attuale sistema di punteggio. Tuttavia, possiede risorse uniche: la sua dimensione sociale, il suo legame con il territorio e un sentimento nazionale che poche gare al mondo riescono a generare. Crediamo profondamente che la ‘Volta’ sia patrimonio nazionale e che abbia il potenziale per rafforzare la sua proiezione internazionale. Vogliamo contribuire a una gara più moderna, più competitiva e più aperta, valorizzando ciò che rappresenta per il Portogallo“, aggiunge Ezequiel Mosquera.
Per quel che riguarda la versione giovanile del Giro del Portogallo, l’organizzazione della corsa rimarrà in capo direttamente alla Federazione nazionale.
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