Si torna a parlare di CERA. Non quella che Daniel san doveva mettere e togliere, ovviamente, ma quella che vide numerosi atleti, tra i quali Riccardo Riccò e Danilo Di Luca, finire nella rete dell’antidoping sul finire degli anni duemila. Rimasta in gruppo poco più di un lustro, anche se poi se tornò a parlare prepotentemente nella seconda metà degli anni dieci, soprattutto per (de)meriti di ciclisti sudamericani, era da tempo che nessuno risultava positivo a questa sostanza, ormai facilmente tracciabile. A tentare di fare il furbo sarebbe stato (mettiamoci il condizionale visto che c’è il sacrosanto diritto alle controanalisi) Juan Pablo Dotti, che ha corso la cronometro ai Mondiali di Glasgow 2023.
Ed è proprio nell’ottenere il suo 46° posto, su 77 partecipanti, che il 39enne argentino è risultato positivo, venendo così provvisoriamente sospeso dall’UCI. Per lui si tratta peraltro della seconda positività in carriera visto che nel 2011 fu squalificato per due anni per un anabolico e per anfetamine. A questo punto rischia una squalifica di quattro anni.
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