Gran Piemonte 2024, il vincitore Neilson Powless: “Avevo crampi e mal di stomaco ma sono riuscito a tenere duro fino alla fine”
Neilson Powless è entusiasta per la vittoria in solitaria alla Gran Piemonte 2024. Il corridore della EF Education-EasyPost è riuscito a portarsi a casa la sua prima vittoria di una stagione travagliata grazie a uno stupendo assolo di 42 chilometri che ha messo in difficoltà tutti i rivali. il 28enne statunitense, parlando ai nostri microfoni nel dopo gara, ha voluto parlare di come ha vissuto il duro avvicinamento al traguardo di Borgomanero, del suo attacco così lontano dall’arrivo ma anche di come potrebbe svilupparsi Il Lombardia di sabato, contro un certo Tadej Pogacar.
Parlaci delle tue sensazioni dopo questo lungo assolo
“È incredibile, mi sento così soddisfatto. Sono grato di poter raccogliere i frutti del lavoro fatto quest’anno, che è iniziato un po’ male con la tendinite, ma poi fortunatamente sono riuscito a mettermela alle spalle e a tornare ad un buon livello per la fine della stagione”.
Alla fine della Coppa Bernocchi di sabato avevi detto di aver attaccato forse troppo tardi e allo stesso tempo troppo presto. Stavolta invece hai scelto il momento giusto
“Sì, oggi è stato molto di più una questione di istinto per me. Sapevo che in gruppetto di 20 sarebbe stato difficile lavorare insieme e infatti già alla fine della discesa non avevano più un accordo. Ci ho provato in salita pensando che in molti avrebbero provato a venire insieme a me ma invece ho capito di aver scelto l’attimo perfetto. Volevo provare a scremare il gruppo e invece mi sono trovato tutto solo davanti e sapevo di avere ancora un compagno di squadra nel gruppetto dietro quindi potevo dare tutto”.
Nel finale hai avuto paura che ti riprendessero, specialmente nel circuito conclusivo che non era a tuo favore?
“Le salite erano buone perché potevo alzarmi sui pedali [ride, ndr]. Avevo i crampi e il mal di stomaco perché durante la giornata ho mangiato tantissimo ed ero sempre al limite del vomito. Alla fine però ho trovato il giusto equilibrio e sono stato in grado di tenere duro fino al termine e sono felice di esserci riuscito”.
Ti sei fatto ispirare dal tuo ex compagno di squadra Alberto Bettiol che ha fatto una cosa simile a inizio stagione alla Milano-Torino
“Sì, quella è stata una prestazione incredibile. Credo che nel ciclismo sia sempre meglio essere davanti, soprattutto se hai un po’ di aiuto. Quindi ho provato a stare davanti”.
Possiamo contarti come uno dei favoriti per Il Lombardia di sabato?
“Forse. Il Lombardia credo sarà una storia diversa. Penso davvero che si saranno Tadej [Pogacar, ndr] e poi tutti gli altri. Dobbiamo tirare fuori un capolavoro tattico per riuscire a battere Tadej, non dico che sarà impossibile, ma lui è senza dubbio il grande favorito e di tanto. Noi non abbiamo pressioni, ma allo stesso tempo vogliamo provare a vincere, quindi dobbiamo pensare a qualcosa”.
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