UCI, stretta al CicloMercato: annunciate sanzioni per chi firma un corridore sotto contratto

L’UCI inasprisce le sanzioni in materia di trasferimenti irregolari. Dopo la telenovela Cian Uijtdebroeks dello scorso inverno, con lo scambio di accuse tra il corridore e la sua ex squadra, la Bora – hansgrohe, seguito dal trasferimento del belga alla Visma|Lease a Bike, la UCI è intervenuta per irrigidire le regole del CicloMercato, introducendo pesanti sanzioni per chi trasgredisce al regolamento, che vengono riassunte da DirectVélo. Per prima cosa sono state confermate le finestre di mercato: dal 1 al 15 di agosto i corridori possono trasferirsi in una nuova squadra con effetto immediato, dal 15 ottobre al 31 dicembre invece possono essere registrati dalla nuova formazione per il trasferimento che avrà effetto dal 1 gennaio successivo. Al di fuori di questi periodi è consentito alle squadre firmare un nuovo corridore solo se questo è senza contratto o se il suo accordo in essere è stato terminato consensualmente da entrambe le parti.

Come nel caso del 21enne belga, però, i problemi sorgono quando un contratto ancora valido viene risolto unilateralmente. In questo caso è la stessa UCI che assume la funzione di arbitro della controversia: nel caso in cui ad una prima analisi la violazione del contratto venga considerata abusiva il trasferimento viene bloccato in attesa di un’ulteriore e più approfondita analisi. In queste situazioni, alla nuova squadra può essere richiesto anche di versare una somma a titolo di garanzia pari alla metà dello stipendio ancora dovuto al corridore fino alla fine del contratto in essere. Una somma che, nel caso in cui la risoluzione del contratto venga dichiarata irregolare, spetterà alla squadra in cui il corridore militava. Viene posta anche una condizione di non punibilità, ossia che se il nuovo contratto non prevede un aumento dello stipendio del corridore la cessazione del precedente accordo non può essere considerata irregolare.

Nel nuovo regolamento, l’UCI spiega anche tutta la procedura che deve essere seguita per questo tipo di trasferimenti ed introduce una serie di sanzioni per tutte le parti in causa: squadre, corridori e, per la prima volta, anche agenti. Se una squadra vuole assumere un corridore già sotto contratto deve prima informare la squadra di provenienza (mentre in precedenza la prima notificazione era da fare al Professional Cycling Council) e solo successivamente potrà concludere l’accordo con l’atleta. Nel caso in cui questo accordo venga considerato illegittimo queste sono le sazioni previste:

1. Il corridore e la squadra colpevoli dovranno pagare un’indennità alla vecchia squadra pari allo stipendio che il corridore doveva ancora ricevere fino alla fine del suo contratto. In ogni caso una somma non inferiore a quella dovuta per sei mesi di contratto.
2. La formazione colpevole dovrà pagare una sanzione pari allo stipendio di tre mesi del corridore con la sua vecchia squadra.
3. La squadra colpevole non potrà ingaggiare nuovi corridori per 12 mesi. Nel caso in cui questa formazione abbia una squadra di sviluppo potrà trasferire corridori da quella squadra a quella principale, sempre che questi siano sotto contratto con la squadra di sviluppo prima della notificazione della sanzione. Nel caso in cui, invece, la squadra punita non abbia un vivaio potrà reclutare solo neo professionisti per arrivare al numero minimo richiesto di corridori in rosa.
4. Il corridore colpevole verrà sospeso per tre mesi (durante la stagione sportiva)
5. L’agente del corridore dovrà pagare una sanzione pari ad un mese di stipendio con la vecchia formazione e verrà sospeso per un mese.

Sono previste esenzioni nel caso in cui la squadra che si rende colpevole della violazione riesca a dimostrare che il corridore o il suo agente abbiano tenuto nascosto un accordo in essere con un’altra formazione.
Per facilitare l’applicazione delle nuove regole l’UCI creerà un portale consultabile dalle squadre in cui indicherà la situazione contrattuale di tutti i corridori e i nomi dei rispettivi agenti.

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