UCI, non cambia la posizione nei confronti di atleti russi e bielorussi

Ancora una volta l’UCI ha deciso di mantenersi in linea con il CIO per quanto riguarda la questione degli atleti con passaporto russo e bielorusso. Fin dall’invasione da parte delle truppe russe del territorio ucraino, infatti, le formazioni di matrice russa e bielorussa sono state estromesse da qualsiasi competizione e gli sportivi di questi paesi possono gareggiare come atleti neutrali. Una posizione che è stata ribadita dal Comitato Olimpico Internazionale lo scorso 28 marzo e che l’Unione Ciclistica ha deciso di abbracciare in pieno, confermando sostanzialmente quanto già era stato deliberato ad inizio mese. 

L’UCI continua, quindi, a schierarsi contro la guerra, ma desidera anche tutelare i diritti di ogni ciclista, permettendo, così di prendere parte agli eventi in maniera neutrale, con il merito sportivo come unico criterio di giudizio. Inoltre rimane in vigore anche quando deliberato il 1 marzo 2022, con la decisione di non inserire nel calendario nessun evento organizzato nei territori e dalle federazioni russe e bielorusse (compresi i campionati nazionali) e di non permettere l’esibizione di simboli che rimandino a questi due stati in qualsiasi evento (vedi inni e bandiere al momento delle premiazioni).

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