Campionati Italiani 2022, Elisa Balsamo: “La Maglia Tricolore è unica: onorata di averla insieme a quella iridata”

Altra maglia prestigiosa per Elisa Balsamo. La campionessa del mondo ha conquistato oggi anche la Maglia Tricolore imponendosi ai Campionati Italiani 2022 sul traguardo di San Felice sul Panaro. La portacolori della Trek – Segafredo ha giocato al meglio le proprie possibilità dal momento che non aveva compagne di squadra essendo l’unica atleta della formazione statunitense al via. Abile a non esporsi durante la corsa, ha sfruttato al meglio i treni delle squadre più numerose per uscire dalle ruote al momento giusto ed imporsi nettamente nello sprint finale. Un altro successo che proietta la 24enne piemontese in piena fiducia verso il Giro d’Italia Donne che prenderà il via giovedì 30 giugno.

Il primo pensiero è rivolto all’orgoglio di aver vinto questo titolo– ha esordito la neo campionessa tricolore – La maglia tricolore è unica, così come quella di Campionessa del Mondo. Averle entrambi, a pochi mesi distanza l’una dall’altra, è una soddisfazione enorme”. Ovviamente c’è soddisfazione per un successo che la proietta nel migliore dei modi verso l’accoppiata Giro d’Italia e Tour de France: “Poi c’è la considerazione sulla prestazione che, come per la maglia, mi lascia soddisfatta. Queste ultime settimane sono servite per ricaricare le batterie dopo una primavera lunga e intensa. Ho riposato e poi sono andata in altura per preparare la doppietta Giro-Tour. Il Giro di Svizzera è stato incoraggiante, qui cercavo conferme e segnali di competitività. Sono felice di averli trovati”.

Poi spazio alle considerazioni sulla corsa: “Mi aspettavo una corsa più movimentata, più attacchi, specialmente da squadre come le Fiamme Oro che numericamente potevano giocarsi più opzioni. Sinceramente, nonostante il percorso perfetto per un arrivo di gruppo, pensavo che più squadre volessero evitare questo epilogo. Per me è stata un po’ una sorpresa. La volata è sempre una soluzione che presenta tante incognite e variabili. Per me, ovviamente, è andata meglio così – ha commentato – Essendo da sola, nel finale mi sono dovuta arrangiare. In gruppo bene o male ci conosciamo, sapevo quali erano le ruote da seguire. Poi, come in ogni sprint, l’istinto e il colpo d’occhio giocano un ruolo cruciale. Nell’ultimo chilometro ho seguito i movimenti, come un’onda. Seguivo le Fiamme Oro perché era il treno più attrezzato. Poi ho visto che da destra risalivano forti e mi sono buttata a ruota. L’istinto mi ha detto di fare così e si è rivelata la scelta vincente”.

“Ora mi godo questa vittoria e poi mi butterò a capofitto, testa e gambe, nel Giro – conclude – Il successo è un’iniezione di morale e confidenza molto utile per un appuntamento così importante. La speranza di poter fare una buona corsa sono forti. A partire dalle prime tappe che, sulla carta, sono molto interessanti per me.”.

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