CDM Ciclocross, Mathieu Van Der Poel dopo la prima sconfitta stagionale: “Sentivo di non avere grandi gambe, ma la spalla sta bene”
Niente da fare per Mathieu Van Der Poel a Benidorm. Al rientro alle corse dopo la pausa dovuta al ritiro con il team, il corridore della Alpecin-Deceuninck ha dovuto fare i conti con la sfortuna per tutta la corsa, finendo così per non riuscire a giocarsi il successo. Dopo un salto di catena nelle prime battute di gara, il neerlandese è rientrato sul gruppo di testa dopo il secondo giro, ma durante la penultima tornata è caduto uscendo dal tratto in sabbia e ha dovuto abbandonare i sogni di una undicesima vittoria consecutiva. Il campione del mondo ha così tagliato il traguardo al 5° posto, a 12’’ da Wout Van Aert (Visma|Lease a Bike), vincitore di giornata, e ora disputerà le ultime gare stagionali prima del Mondiale di Tabor in cui andrà a caccia della sesta maglia iridata.
“All’inizio mi si è saltata la catena e ho dovuto inseguire, ma andava bene così – commenta il classe ‘95 all’arrivo ai microfoni di WielerFlits – Ma nel penultimo giro, dopo il tratto di sabbia, ho toccato troppo forte le barriere con la spalla e ho capito che era finita”. Fortunatamente sottolinea di non essersi “fatto davvero male” e che “la spalla sta bene” quindi può tranquillamente “continuare ad allenarsi” in vista dei prossimi obiettivi, partendo ovviamente dai mondiali di Tabor in vista dei quali subisce dunque la prima sconfitta stagionale.
“Non è proprio una cosa che mi preoccupa – sottolinea – Cerco di essere al meglio entro due settimane. Mi sono allenato duramente anche per quello. Questo è il motivo per cui sentivo che sicuramente oggi non avrei avuto le gambe particolarmente fresche”. Questo spiega perché le progressioni micidiali mostrate nel tratto in pendenza sull’asfalto dopo qualche giro hanno perso di efficacia, tanto da avervi rinunciato giro dopo giro: “Quel tratto è troppo breve per staccare un corridore come Wout ed è l’unico in cui puoi davvero perdere la potenza. È un peccato, ovviamente, ma non è che mi terrà sveglio la notte”.
Se la corsa oggi è stata spettacolare, come lo scorso anno seppur con esito ben diverso, il campione del mondo ammette in realtà di non amare particolarmente questo tracciato, che effettivamente già dalla passata stagione ha avuto anche molti critici. “Secondo me non dovrebbero più esserci percorsi di questo tipo nel ciclocross – conclude – Questo è quello che ho detto anche l’anno scorso quando ho vinto. Il pubblico ovviamente compensa molto, ma puramente a livello di percorso non è di certo qualcosa di cui ho bisogno. Capisco che sia fantastico per gli spettatori, perché sarà sempre una battaglia all’ultimo sangue siccome è quasi impossibile liberarsi l’uno dell’altro”.
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