Team DSM, Bardet si auspica dei miglioramenti nella lotta al doping: “Le leggi sono troppi permissive”

Anche Romain Bardet è intervenuto sulla questione doping. Il tema è sempre di grande attualità nel mondo del ciclismo, che ancora paga gli errori fatti in passato e vive in un clima di sospetto costante. Il francese del Team DSM ha spiegato in questi giorni a Cyclingnews il suo punto di vista sullo stato di avanzamento della lotta contro le sostanze proibite. In particolare si è espresso sul problema dei chetoni su cui oramai si dibatte da molti anni e su cui ancora non è arrivata una presa di posizione da parte delle autorità (anche se recentemente l’UCI ha aperto un’indagine di cui, però, ancora non si conoscono i risultati).

In particolare il transalpino si augura che presto vengano introdotte delle norme più stringenti: “Fin tanto che le regole sono così permissive… Questo è il problema. Abbiamo parlato di chetoni per due o tre anni e l’MPCC sta spingendo molto su questo tema, ma le altre squadre stanno ancora dicendo di usarli. Tocca alle autorità dell’antidoping decidere se vietarli o no e questo è il problema, perché c’è una zona grigia“.

Le leggi sono troppe permissive – ha ribadito il classe 1990 – Stiamo parlando molto di queste sostanze, ma dobbiamo soltanto vietarle. Certamente è difficile, ma fa sempre parte del ciclismo, perché mettiamo molta attenzione su questo tema. Ed è buono concentrarsi su queste cose e che i media ne parlino. Per me, ci vuole sempre troppo prima di rendersi conto che bisogna essere più restrittivi”.

Il vincitore di tre tappe al Tour de France vorrebbe anche qualche controllo in più: “C’è un po’ di lavoro da fare. Specialmente con i controlli. Credo siano drasticamente diminuiti dopo il Covid. […] Probabilmente fuori dalle gare ho avuto tre o quattro controlli, massimo cinque per il passaporto. Sono stato tre o quattro settimane al Teide senza nessun controllo e c’erano altre 25 persone nella stessa situazione. So che servono tanti soldi per farlo, ma è ciò di cui il ciclismo ha bisogno

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