Lidl-Trek, Mathias Vacek: “Quest’anno ho fatto un grande passo in avanti, nel 2026 potrei fare il Tour – Pogačar è su un altro livello, non si corre contro di lui ma dietro di lui”

Tra le tante note liete della stagione 2025 della Lidl-Trek c’è sicuramente anche Mathias Vacek. Al quinto anno tra i professionisti nonostante i soli 23 anni, il corridore ceco è stato protagonista di un’annata piuttosto buona, nella quale ha colto tre vittorie (i titoli nazionali a crono e in linea e una tappa al Giro di Vallonia), diversi altri piazzamenti e si è anche speso in favore dei compagni di squadra. Buone prestazioni che gli sono valse il rinnovo del contratto fino a fine 2029, a dimostrazione del fatto che la squadra crede nella crescita di questo giovane talento, che sembra avere ancora margini per migliorare sia nelle gare di un giorno che nelle brevi corse a tappe.

Penso che quest’anno ho fatto un grande passo in avanti – ha dichiarato Vacek in un’intervista a Livesport.cz – Ho dimostrato di poter essere costante per tutta la stagione, di riuscire a mantenere la forma senza grandi oscillazioni. E questo è sempre apprezzato dalla squadra. Ho anche dimostrato di poter essere leale nei confronti dei compagni di squadra e dei leader. Penso, e ne ne sono felice, che la squadra veda in me un progetto per il futuro“.

In carriera, il 23enne ha già partecipato a un Giro d’Italia e a una Vuelta a España, ma l’obiettivo per il 2026 è essere al via della Grande Boucle: “Il Tour de France è stato il mio sogno fin da bambino e l’anno prossimo potrei avere l’opportunità di partecipare. Se tutto andrà secondo i piani, se resterò in buona salute e non ci saranno problemi, potrebbe accadere. Ovviamente, dipende da diversi fattori: chi la squadra invierà come leader, di quanti corridori avrà bisogno questo capitano e quali sono gli altri piani della squadra. Normalmente rimangono due o tre posti disponibili, per i quali ci sarà una grande lotta tra forse quindici corridori. La cosa migliore da fare è prepararsi, avere una buona stagione fin dall’inizio, e le cose andranno bene”.

Molto dipenderà anche dalla presenza o meno al GT transalpino di Mads Pedersen, assieme al quale correrà anche le classiche: “La stagione appena trascorsa ha dimostrato che io e Mads Pedersen ci capiamo bene, siamo una coppia affiatata. Lui mi ha anche scelto come suo gregario principale. Quindi correrò principalmente con lui e poi ci sarà ovviamente anche il Tour. Se tutto andrà bene, sarà fantastico. Nella seconda parte della stagione dovrei avere anche qualche gara tutta per me, magari una a tappe più breve, e lì potrei correre per me stesso. Ma vedremo come andrà”.

Nelle classiche e al Tour ci sarà però da confrontarsi ancora una volta con il fenomeno Tadej Pogačar: “Penso che Pogačar sia su un altro livello […] Non si corre contro di lui, si corre dietro di lui. Va avanti per la sua strada, le possibilità di batterlo sono minime. Ha anche una squadra estremamente forte. Ma quello che fa lui è incredibile. Gareggia, si diverte e vince. È bello da vedere, sono un suo fan. Ma nelle classiche, se ci sono Van Der Poel o Van Aert, allora si battono con lui […] Sta a noi avvicinarci a lui“.

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