Jumbo-Visma, Primoz Roglic: “Van Aert migliore di tutti per distacco nelle corse di un giorno. A volte mi dispiace per lui ed Evenepoel”

Primoz Roglic tesse le lodi di Wout Van Aert e analizza la grande pressione sui corridori belgi. Intervistato da Het Nieuwsblad, il capitano della Jumbo-Visma, che domani guiderà il suo team al Lombardia, ha parlato anche del compagno Wout Van Aert, dicendosi dispiaciuto per la pressione che i belgi mettono su di lui e anche su Evenepoel (che proprio con Van Aert ha battibeccato a distanza e più volte negli ultimi giorni). Lo sloveno però non ha dubbi sul suo compagno di squadra, che ritiene più completo di lui e definisce “il migliore per distacco nelle corse di un giorno”.

A volte mi dispiace per Van Aert, e anche per Evenepoel – ha dichiarato – Le aspettative in Belgio sono altissime, io in questo sono fortunato in Slovenia. Tutto dipende dalla tradizione. La Slovenia è una nazione di sport invernali, quello che tocca ai giovani ciclisti in Belgio, in Slovenia tocca ai saltatori con gli sci: hanno una pressione enorme. Inoltre, sono viziati. In Belgio non sono più contenti di un secondo o un terzo posto, devi essere per forza il migliore dei migliori. Guardate alla crono mondiale di Wout (secondo alle spalle solo di un monumentale Filippo Ganna – ndr), io ero davanti alla tv  a tifare per lui. Alla fine è stata una questione di pochi secondi, ma non è più abbastanza per lui. Questo è un problema, anche se in realtà non importa, perché anche senza un mondiale o una Roubaix, Van Aert resta per distacco il miglior corridore da gare di un giorno dell’intero gruppo”.

Infine, il classe ’89 ha spiegato che tra loro non hanno mai parlato di chi sia più completo, ma di avere già la risposta: “Non ne abbiamo parlato, magari dovremmo farlo qualche volta – ha risposto ridendo – È un così bravo ragazzo, è un piacere correre in squadra con lui. Ma per rispondere alla domanda: credo lui sia più completo. Fa anche ciclocross con i migliori, io non l’ho mai fatto… dovrei fare un tentativo” ha concluso scherzando, ma anche aprendo le porte a un suggestivo scenario.

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