Ineos Grenadiers, Egan Bernal rinuncia al Tour of the Alps ma non per problemi alla schiena

Egan Bernal tornerà alle corse direttamente in occasione del Giro d’Italia 2021. Il portacolori della Ineos Grenadiers rinuncia così dunque al Tour of the Alps, di cui era una delle star annunciate al via. Dopo un buon inizio di stagione malgrado il dolore alla schiena non sia mai completamente passato tanto che lui stesso aveva spiegato di aspettarsi di doverci convivere almeno parzialmente ancora a lungo, il colombiano è tornato in patria al termine della Tirreno – Adriatico, preferendo così continuare la sua preparazione in altura quasi sino alla partenza della Corsa Rosa. Il suo ritorno in Italia, secondo quanto spiega la squadra a Cyclingnews è stato dunque rimandato “non per il ritorno dei problemi alla schiena che lo hanno afflitto nel 2020 e lo hanno portato al ritiro dal Tour de France”, quanto piuttosto per la scelta di proseguire una preparazione in altura.

Il suo ritorno in Europa, probabilmente direttamente in Italia è dunque previsto per la fine di aprile o i primi giorni di maggio, circa una settimana prima della partenza del #Giro104 da Torino. Affronterà dunque il suo primo GT stagionale con 18 giorni di corsa nelle gambe, tutti tra il 3 febbraio e il 16 marzo. Ad eccezione della sua corsa d’esordio, aveva successivamente concluso tutte le corse sul podio fino al quarto posto alla Corsa dei Due Mari. Risultati che avevano mostrato come il dolore che lo aveva condizionato a lungo, costringendolo ad un inverno difficile, stia scomparendo, pur restando ancora presente e deve essere monitorato.

“A volte la schiena mi fa ancora male – ammette infatti a WielerRevue – Sia in bici che fuori. Allo stesso tempo tuttavia noto che le cose vanno di meglio in meglio. Sono soddisfatto perché alla Strade Bianche e alla Tirreno – Adriatico sono stato in grado di andare a tutta come facevo prima. In quei momenti il dolore non era così forte. Quindi è un processo che sta andando nella giusta direzione, ma dobbiamo lavorare duramente e vedremo come andrà il dolore in una corsa di tre settimane. Questo resta ancora da vedere”.

La corsa euroregionale, pur perdendo anche Giulio Ciccone, conserva tuttavia un ricco parterre visto che al via ci saranno comunque molti dei big attesi al via della Corsa Rosa, ma non solo. Ai vari Simon Yates (Team BikeExchange), Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), Romain Bardet, Jai Hindley (DSM), Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Hugh Carthy (EF Education – Nippo), Aleksandr Vlasov (Astana-Premier Tech), Brandon McNulty (UAE Team Emirates) e Dan Martin (Israel Start-Up Nation) si aggiungono infatti anche corridori di primo piano con altri obiettivi come Chris Froome (Israel Start-Up Nation) e Nairo Quintana (Arkea-Samsic).

Per la formazione britannica ci saranno invece Pavel Sivakov, che qui si impose due anni fa risultando così il campione uscente visto che lo scorso anno non si è corso, e Daniel Martinez, corridori che poi saranno comunque anche loro al via del Giro per supportare il capitano. Con loro nella corsa ProSeries ci saranno probabilmente anche Jonathan Castroviejo, Sebastian Henao, Gianni Moscon e Salvatore Puccio, molti dei quali saranno poi a loro volta nel nostro paese il mese prossimo per una selezione della quale dovrebbero inoltre far parte anche Filippo Ganna e Ivan Sosa. Tutti pronti a lavorare per l’uomo di riferimento, anche se nell’ultimo anno la formazione britannica ha dimostrato di poter cambiare stile e impostazione di corsa se le circostanze lo richiedono.

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