Deceuninck-Quick-Step, Merckx lancia Evenepoel: “Perché non dovrebbe diventare anche migliore di me?”

Remco Evenepoel continua a far parlare di sé. Anche strappando parole di stima dai più grandi del ciclismo. Il giovane talento è stato premiato ieri sera con il Vélo de Cristal, il premio che viene assegnato in ogni stagione al miglior ciclista belga. E lui, al primo anno da professionista, ha ricevuto questo riconoscimento all’età di 19 anni, risultando il più giovane a riuscire in quest’impresa. Decisiva probabilmente la vittoria convincente ed esaltante alla Clasica San Sebastian 2019, ma anche una prestazione altruista ai mondiali dello Yorkshire 2019 (dopo l’argento a cronometro), quando nella prova in linea si è fermato per aiutare il compagno di squadra e connazionale Philippe Gilbert a seguito di una caduta, rinunciando di fatto alle ambizioni personali per la competizioni iridata.

Parole di grande apprezzamento per il giovane corridore sono arrivate sono arrivate anche da parte del più grande corridore di sempre, Eddy Merckx. “Ha possibilità enormi per il prosieguo della sua carriera” ha dichiarato il Cannibale negli studi di VTM: “Ha dimostrato dove può andare, e solo lui può farlo”.

Il vincitore di cinque Tour de France ha poi rilanciato la posta, rispondendo a chi gli chiede un paragone con il classe 2000: “Penso che sia sulla strada giusta finora, essendo anche ben supportato. Dunque perché non dovrebbe diventare anche migliore di me?“. Un’incoronazione non da poco ma anche una certa dose di pressione sulle spalle di Evenepoel, chiamato a prendersi più responsabilità già nella sua seconda stagione con la Deceuninck-Quick-Step, in cui senza dubbio gli verrà concesso più spazio. Anche il Belgio si aspetta risultati importanti dal proprio enfant prodige, che sembra non aver risentito dell’impatto con il mondo dei professionisti. E se l’investitura è arrivata addirittura da Eddy Merckx, significa che può davvero arrivare a qualcosa di importante.

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