Bora-hansgrohe, Anton Palzer: “Sto ancora studiando da ciclista, spero di poter correre il Giro d’Italia”

Anton Palzer sta provando a ritagliarsi il suo spazio anche nel mondo del ciclismo. Il tedesco, 29 anni, nella sua precedente vita sportiva è stato brillante interprete dello sci-alpinismo, disciplina in cui ha vinto anche titoli mondiali a livello giovanile e tante gare di livello internazionale. Nel 2021, poi, Palzer ha fatto il salto da professionista con la maglia della Bora-hansgrohe, maglia di cui difenderà i colori anche nella stagione che sta per iniziare. Finora, i risultati sono stati poco entusiasmanti (il miglior piazzamento, in 99 giorni di corsa, è stato un 25esimo posto), ma Palzer si definisce ancora uno “studente” di ciclismo. Probabile, quindi, che ci sia ancora parecchio spazio di crescita.

“Sto ancora imparando – le parole di Palzer raccolte da WielerFlits – Per adesso non ho ottenuto granché e questo crea una situazione insolita per me. Non sono abituato, nelle competizioni ho sempre avuto successo, molto successo, vincendo medaglie e anche Coppe del Mondo. Nel ciclismo spesso siamo in azione con una squadra di 7 persone e 6 di loro lavorano durissimo affinché la settima riesca a ottenere il risultato. Non è facile, ma sono fermamente convinto che i successi arriveranno anche per me”.

Palzer è “uomo-immagine” di un marchio potente come quello di Red Bull. Nel ciclismo, come lui, solo Wout van Aert: “Sì, risale ai tempi dello sci-alpinismo. Ma ora, per me, quel capitolo è chiuso. Ho voluto tirare una linea e poi fare qualcosa di nuovo: mi vedo come un ciclista a tempo pieno, anche se non so per quanto tempo potrò restare in questa squadra”.

Per quel che riguarda il 2023, il tedesco è stato inserito nella pre-selezione della Bora per il Giro d’Italia: “Mi piacerebbe tantissimo esserci, sarebbe un sogno – le speranze di Palzer – Ho corso la Vuelta a España 2021, che è stato un momento molto importante per la mia crescita. Pensavo che l’avrei corsa anche nel 2022, ma poi la squadra ha preferito mandarci una squadra dedicata quasi del tutto alle volate di Sam Bennett. Il Giro? In Italia ci sono stato tante volte e ho molti amici. Avessi l’opportunità di correrlo, per me sarebbe speciale. Ma è la squadra ad avere l’ultima parola”.

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