Bahrain-Victorious, Damiano Caruso sulla residenza a San Marino: “Pago le tasse in Italia e sono felice di farlo”

Una scelta da sottolineare quella di Damiano Caruso. Il ragusano era risultato essere tra coloro che avevano fatto richiesta per la residenza a San Marino, potendo così usufruire di una tassazione agevolata, ma rapidamente ci era stato spiegato che il suo nome risultava in quanto le pratiche erano state iniziate, senza tuttavia essere mai state portate a compimento. Il corridore della Bahrain – Victorious, secondo lo scorso anno al Giro d’Italia e probabilmente quest’anno invece dirottato verso il Tour de France, ha infatti scelto di restare nella sua Sicilia, rinunciando a questa possibilità, assolutamente legale, per una scelta di vita che ha preferito portare avanti con convinzione.

“Lo scorso anno mi è stato proposto di trasferire la residenza a San Marino per pagare meno tasse, molte meno tasse, grazie a una legge riservata agli atleti – ha spiegato al Corriere della Sera – Era vantaggioso: ci ho ragionato sopra e ho fatto richiesta. Poi ci sono stati il Giro d’Italia, il mio secondo posto dietro a Egan Bernal dopo 15 anni da gregario, l’accoglienza trionfale al ritorno a casa in Sicilia con duemila persone che mi aspettavano allo stadio di Ragusa. Quando ho rivisto la pratica sulla scrivania, pronta per la firma definitiva, mi sono detto che sarei stato incoerente col mio percorso di vita e con me stesso. E l’ho stracciata”.

Una decisione importante che lo ha visto scegliere di rimanere nel suo paese, accanto a chi lo ha visto crescere e lo sostiene, piuttosto che allontanarsi dal territorio, rinunciando così alla possibilità di pagare il 7% invece del 40% di tasse sui primi 100.000 euro di reddito. Il calcolo è presto fatto e non sono certo pochi soldi. Altri suoi colleghi hanno legittimamente deciso di usufruire di questa possibilità, per un totale di circa 15 ciclisti professionisti, che si sono così andati ad aggiungere ai già numerosi altri colleghi, non solo italiani ovviamente e non necessariamente per scelta economica, che hanno scelto di vivere tra Andorra, Lugano e Montecarlo.

“Credo che ogni scelta legale sia legittima e non voglio giudicare quelle dei colleghi – conclude il classe 1987, con modestia e senza alcuna intenzione di fare polemica – Pago le tasse in Italia e sono felice di farlo, mi piacerebbe solo vederle reinvestite anche nella Sicilia che amo e dove la situazione di certi servizi pubblici è disastrosa”.

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