Vuelta a España 2021, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España 2021.

TOP

Michael Storer (Team DSM): Un mese fa non aveva ancora neanche una vittoria tra i professionisti, ora ne ha quattro, segno di uno stato di forma eccezionale. Secondo successo per l’australiano in pochi giorni, che anche oggi il migliore tra i fuggitivi, staccando tutti nettamente in salita per un arrivo senza storia in cui si gestisce bene e fa esplodere tutta la sua potenza al momento giusto, ben scortato dai compagni. La sua Vuelta era già un successo, ora ovviamente ancora di più, ma potrebbe non essere finita qui…

Odd Christian Eiking (Intermarché-Wanty-Gobert): Entrato in fuga per la vittoria di tappa, si ritrova a lottare per la maglia rossa. In salita si dimostra uno dei migliori, ma nella marcatura asfissiante con Guillaume Martin si disinteressa inizialmente delle mosse degli altri, per poi accelerare con decisione fino a riuscire a mandare in difficoltà il più quotato rivale. Doveva difendersi, invece fa di più e lo stacca per guadagnare un altro piccolo margine che potrebbe rivelarsi prezioso per resistere in rosso anche domani.

Jack Haig (Bahrain-Victorious): Altra prestazione di spessore per l’australiano che si conferma fra i migliori in salita e attualmente degno pretendente per il podio finale. Intelligente nel non rispondere immediatamente agli attacchi, aspetta di capire la situazione prima di muoversi e lo fa al meglio, con il solo Roglic che riesce a staccarlo in salita. In discesa sembra poi averne più degli altri, ma non vuole rischiare e resta con gli altri, per una posizione che gli va benissimo.

FLOP

Adam Yates (Ineos Grenadiers): Se per Egan Bernal si poteva prevedere qualche difficoltà visti i cambi di ritmo imposti dagli avversari, oggi dal britannico ci si poteva aspettare qualcosa in più visto che era stato comunque tra i migliori domenica. Invece, oggi scompare, senza mai riuscire a seguire i rivali, che progressivamente lo staccano in una salita sulla carta molto adatta a lui. Un brutto segnale per una Ineos Grenadiers che non sembra avere nessuno a cui appigliarsi.

Primoz Roglic (Jumbo-Visma): Vero, in salita fa il vuoto ed è un gran bel segnale, ma valeva davvero la pena rischiare così tanto in discesa? Il coraggio e l’intraprendenza son sempre da lodare, ma non quando sfociano nell’eccesso. Con una condotta più accorta avrebbe probabilmente potuto conservare il suo vantaggio senza rischiare di perdere tutto (non solo il vantaggio accumulato in salita), lasciando maggiormente il segno anche a livello psicologico sui suoi avversari.

Giulio Ciccone (Trek-Segafredo): Tra i big della generale è oggi colui che paga maggiormente, concedendo 1’14” ai migliori e arrivando anche 37″ dietro il non irresistibile gruppetto di Bernal, Yates e compagnia. Un colpo duro per le sue ambizioni di classifica, nella quale oggi perde quattro posizioni uscendo dai primi 10 e vedendo riavvicinarsi molti dei corridori che gli sono alle spalle.

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