Vuelta a España 2020, Enric Mas: “Non sono necessari così tanti chilometri in una tappa di un Grand Tour”

Enric Mas non sembra contento del chilometraggio di alcune giornate della Vuelta a España 2020. Il corridore spagnolo cerca ancora un’occasione per provare a ribaltare la situazione in classifica generale per salire sul podio: in questo momento si trova in quinta posizione, a 3’23” dalla maglia rossa Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Il suo obiettivo però pare essere guadagnare i circa 2’30” che lo separano da Hugh Carthy (EF), attualmente in terza posizione, e i 101 secondi che lo separano da Daniel Martin (Israel Start-Up Nation), il corridore davanti a lui nella generale. Un’impresa non semplice quando mancano solo due tappe, più la passerella finale verso Madrid, di cui solo una con arrivo in salita.

Il corridore della Movistar ha parlato a Zikloland dopo la frazione di ieri, che misurava poco più di 230 chilometri: “Più che una giornata dura, è stata una giornata lunga. Per la lunghezza della frazione e per il vento è diventata molto impegnativa. Io sono dell’idea che così tanti chilometri in tappe di Grand Tour non siano necessari. L’organizzazione però ha deciso di metterli e abbiamo dovuto passare questa giornata per guardare alle prossime”. Parole che hanno un valore maggiore in quanto pronunciate dal corridore spagnolo più avanti in classifica generale, oltre che probabilmente il più atteso per le corse da tre settimane dagli iberici.

Mas ha poi proseguito riconoscendo che non ci sono nemmeno state le condizioni atmosferiche giuste per pensare a un’imboscata, lasciando quindi trascorrere una giornata comunque piuttosto tranquilla per gli uomini di classifica: “Con il vento contrario e la pioggia nel finale non si poteva provare. Come abbiamo visto, il vento ha complicato qualsiasi attacco e ci ha fatto concludere la tappa con uno sprint. Forse con il vento laterale sarebbe stato possibile attaccare, ma… non lo sapremo mai. Nella prossima tappa c’è buon terreno per provarci, ma sabato ancora di più. Vedremo cosa si potrà fare“.

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