Un Anno Fa…Tour de France 2020, Tom Dumoulin: “Non avevamo visto nessun segnale di debolezza in Roglic, siamo delusi e increduli”

Cronometro individuale amara per Tom Dumoulin al Tour de France 2020. Il neerlandese, uno dei favoriti alla vigilia per le sue enormi doti nelle prove contro il tempo, non è riuscito a lottare per il successo di tappa, chiudendo a 1’21” dal vincitore di giornata Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e salvando la seconda posizione per questione di centesimi su un Richie Porte (Trek-Segafredo) particolarmente brillante. Ma la notizia peggiore è sicuramente la perdita della maglia gialla per la Jumbo-Visma, complice la giornata di grazia dello sloveno e invece la prestazione sottotono di Primoz Roglic in un terreno sulla carta a suo favore. Ed essere salito fino alla settima posizione in classifica generale non può certo aiutare il corridore di Maastricht nel migliorare il bilancio di una Grande Boucle spesa completamente a servizio del proprio capitano.

Sono rimasto molto sorpreso nel vedere che Pogacar andava più veloce di me – ha ammesso il vincitore del Giro d’Italia 2017 ai microfoni di CyclingPro.net appena terminata la tappa – E ancora più sorpreso che ci fosse tanta differenza con Roglic. Ma questo è il ciclismo, queste le corse. È andata così. Abbiamo tenuto la corsa sotto controllo e finora abbiamo avuto il team più forte, ma evidentemente Pogacar ha dimostrato di essere più forte quando si è trattato di essere in uno contro uno per il momento“.

Dumoulin ha poi proseguito parlando del suo compagno di squadra, il grande sconfitto di giornata: “Non abbiamo visto nessun segnale di debolezza di Primoz. Questa mattina era fiducioso, pronto a correre. Sapeva di dover fare un lavoro duro oggi e non poteva riposarsi sugli allori. Non ce l’ha fatta, ma Pogacar è stato semplicemente di un altro livello. Alla fine lo abbiamo aspettato tutti dopo la linea del traguardo, non c’era molto da dire in quel momento. Eravamo semplicemente tutti molto delusi e increduli. È un momento difficile nel ciclismo, che è uno sport con alti e bassi. Ora è un momento giù”.

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