Tour de France 2025, la classifica big: distacchi neutralizzati nel circuito di Montmartre, rimane tutto come prima – Trionfa Pogačar, sul podio Vingegaard e Lipowitz

La prima tappa del Tour de France 2025 ha fatto subito segnare dei distacchi in classifica. Nonostante un percorso piuttosto semplice, il gruppo non è giunto compatto al traguardo di Lille a causa del vento e dell’azione promossa della Visma | Lease a Bike a circa 17 chilometri dalla conclusione, che ha spezzato il plotone in diversi tronconi. Del primo, che si è giocato il successo di giornata, facevano parte big quali Tadej Pogačar, Enric Mas, Ben O’Connor (che è anche caduto, ma all’interno degli ultimi 5 KM), Jonas Vingegaard e Matteo Jorgenson, oltre ad altri potenziali uomini di classifica come Kévin Vauquelin e Tobias Halland Johannessen.

Gli altri corridori che puntano al successo finale o a un buon piazzamento in classifica hanno invece chiuso nel secondo troncone, giunto all’arrivo con un ritardo di 39″. Pagano quindi subito dazio i vari Remco Evenepoel, Primož Roglič, Carlos Rodriguez, João Almeida e Mattias Skjelmose, ma ancor peggio è andata a Harold Tejada o Thymen Arensman, che hanno perso più di cinque minuti.

Seconda Tappa

Anche nella seconda tappa è battaglia e stavolta i favoriti si impegnano in uno scontro diretto in salita. Battuti solamente sul traguardo da Mathieu van der Poel, Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard si prendono così anche gli abbuoni di giornata, guadagnando ulteriormente qualcosa. Con loro davanti oggi chiudono anche Primoz Roglič e Remco Evenepoel, che non perdono ulteriore terreno, al pari di Kevin Vauquelin, Matteo Jorgenson ed Enric Mas, unici altri a non aver mai concesso nulla al traguardo sinora. Perdono invece contatto stavolta Tobias Johannessen e Ben O’Connor, attardati di 31 secondi all’arrivo, così come  Carlos Rodriguez, che vede così il suo ritardo superare ora il minuto.

Terza Tappa

Nonostante le tante cadute nel finale, avvenute però all’interno della neutralizzazione, la classifica non subisce cambiamenti al termine della terza frazione.

Quarta Tappa

La battaglia riprende nella quarta frazione, che vede la prima offensiva di Tadej Pogačar, poi vincitore in uno sprint ristretto che lo porta a pari tempo con Mathieu van der Poel, capace comunque di conservare la maglia per la somma dei piazzamenti ottenuti sinora. Terzo Jonas Vingegaard, unico a riuscire a seguire il campione del mondo nel suo scatto in salita, pur facendo grande fatica. Con loro al traguardo anche Oscar Onley, Joao Almeida, Matteo Jorgenson e Remco Evenepoel, anche se gli ultimi due perdono tre secondi al traguardo, pagando gli sforzi (entrambi hanno provato ad allungare nel finale, con il belga che era prima stato l’unico a tirare per rientrare sulla coppia di testa). Non riuscendo a rientrare per un soffio, ne perdono invece rispettivamente sette e dieci Mattias Skjelmose e Kévin Vauquelin, mentre per tutti gli altri il distacco si fa più consistente. 30 secondi infatti il gap di Tobias Johannessen, 32 quello di Enric Mas e Primoz Roglič, 39 per Carlos Rodirguez, 54 invece per Felix Gall, Florian Lipowitz e Santiago Buitrago, mentre Ben O’Connor conferma i problemi fisici chiudendo a 1’49”.

Quinta Tappa

La crono cambia quasi tutto nelle prime posizioni con Tadej Pogačar che si prende la Maglia Gialla dopo essere stato l’unico dei big a contenere il distacco da uno scatenato Remco Evenepoel, che vince la prova con 17 secondi di vantaggio sullo sloveno. I due sono dunque separati da 42 secondi nella nuova generale, il cui podio viene al momento completato da Kevin Vauquelin, autore di una ottima difesa. Perdono invece 1’20” Jonas Vingegaard e Matteo Jorgenson, che sono così a più di un minuto dalla Maglia Gialla, realizzando un tempo quasi identico a quello di Primož Roglič, che si porta così in Top10, a 2’30” dal connazionale, un secondo meglio del suo compagno Florian Lipowitz, sesto di giornata e fra i pochissimi ad aver limitato a meno di un minuto la perdita dal campione del mondo della specialità. Tra le delusioni anche Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), 19° a 1’46”, quasi nello stesso tempo di Ben O’Connor (Team Jayco AlUla), 21° a 1’47”, che tra gli scalatori è tra quelli che si difendono meglio. Poco più dietro Oscar Onley, che concede 2’02”, mentre Carlos Rodriguez e Santiago Buitrago lasciano sulla strada 2’15” e 2’18”. Perde invece quasi tre muti Enric Mas, con Felix Gall oltre la soglia per qualche secondo.

Sesta Tappa

Giornata dedicata alle fughe, con la UAE Team Emirates XRG pronta a concedere la Maglia Gialla di Tadej Pogačar. La prima parte di gara è dunque vissuta a ritmo infernale e attacchi costanti, anche con alcuni uomini pericolosi, per cui ci vuole parecchio prima che lo sloveno e i suoi concedano spazio. Alla fine la roulette favorisce Mathieu van der Poel, che pur mostrando le fatiche di una prima settimana ad alta intensità si va a prendere il simbolo del primato per un piccolo secondo, mentre si riposiziona in Top10 il vincitore di giornata Ben Healy, autore di uno straordinario assolo nei 40 chilometri finali. Il gruppo resta invece tranquillo fino all’ultimo GPM, con la Visma | Lease a Bike che prova, invano, a mettere in difficoltà Pogačar. Tra i primissimi non cambia dunque la situazione , con distacchi invariati nella Top5. Perdono invece una manciata di secondi Enric Mas e Primoz Roglic, che nelle fasi iniziali di tappa aveva anche perso contatto, nonché Joao Almeida. Qualcosina in più per il solito Carlos Rodriguez, ancora lontano dalla forma giusta, mentre ne perde 30 Mattias Skjelmose. La vittima maggiore è tuttavia Ben O’Connor, che arriva dopo oltre un minuto dagli altri uomini di classifica.

Settima Tappa

Tadej Pogacar ci mette poco a riprendersi il simbolo del primato, domando il Mûr-de-Bretagne davanti a Jonas Vingegaard. Il campione del mondo deve così nuovamente mettere da parte la sua maglia iridata per la Maglia Gialla, guadagnando qualche secondo su tutti i rivali, partendo da Remco Evenepoel e Kevin Vauquelin, sesto e settimo di giornata a due secondi dal vincitore, che ora lo seguono a 54″ e 1’11”. Scivola in quinta posizione invece Mathieu van der Poel, ma tra i big nelle prime posizioni l’assenza più pesante è quella di Joao Almeida, che a causa di una brutta caduta perde oltre dieci minuti. Distacchi abbastanza limitati per tutti gli altri, anche se Enric Mas perde quasi un minuto e Ben Healy 1’45”, entrambi coinvolti anche loro nell’incidente che ha messo fuori causa il portoghese, e Ben O’Connor lascia sul terreno 2’31”.

Ottava Tappa

Giornata per velocisti, la frazione di Laval non vede cambiamenti nelle prime posizioni della generale, con Tadej Pogačar che conserva dunque la sua Maglia Gialla e tutti gli altri che seguono a distacchi invariati. Si confermano in generale le tendenze tra coloro che son caduti e perdono ancora terreno, come Buitrago, Almeida e O’Connor, ma anche i vari corridori che vogliono risparmiarsi il più possibile e allontanarsi in classifica come Simon Yates e Lenny Martinez, che si lasciano volontariamente sfilare ancora una volta.

Nona Tappa

Nonostante un po’ di vento laterale nel finale, non si registrano differenze tra i big sul traguardo di Châteauroux, dove la tappa ha un epilogo in volata nonostante la fuga di Van Der Poel, ripreso proprio all’ultimo chilometro. Unici a perdere terreno sono quei corridori acciaccati che già nei giorni precedenti hanno perso tempo per via delle cadute, tra i quali però non c’è più Almeida, ritiratosi.

Decima Tappa

Nell’ultima frazione prima del primo giorno di riposo cambia la Maglia Gialla, che passa sulle spalle di Healy. Inseritosi nella fuga di giornata, l’irlandese chiude terzo a Le Mont-Dore nella tappa vinta da Simon Yates, mentre, a parte qualche lieve scaramuccia, i big si controllano e solo nel finale Pogačar e Vingegaard allungano leggermente, chiudendo tre secondi avanti rispetto a Lipowitz e Jorgenson e sei nei confronti di Evenepoel, Roglič, Onley e Tobias Halland Johannessen, che entra nella top-10. Cedono rispettivamente 20″ e 24″ Gall e Carlos Rodriguez, mentre Vauquelin lascia sul piatto ben 46″, scivolando al sesto posto. Perdono terreno anche Mas, giunto a 52″, e Skjelmose, che al traguardo paga quasi due minuti di ritardo dal campione del mondo.

Undicesima Tappa

La prima tappa dopo il giorno di riposo non porta cambiamenti in classifica generale nonostante una caduta nei chilometri finali di Pogačar, che, ripresosi velocemente, viene atteso dagli altri big e conclude nel gruppo principale, giunto al traguardo di Tolosa con un ritardo di quasi 3’30” dai fuggitivi che si sono giocati il successo.

Dodicesima Tappa

È Tadej Pogačar a dettare legge sul primo arrivo in salita di questo Tour de France. Il campione del mondo si prende l’Hautacam, infliggendo distacchi pesanti a tutti i rivali, a cominciare da Jonas Vingegaard, ora secondo a 3’31”. Terzo gradino del podio provvisorio per Remco Evenepoel, che si è difeso in una giornata per lui difficile, ma che ora paga 4’45” al fenomeno sloveno. Salto in avanti per Florian Lipowitz, ora quarto a 5’34”, mentre perde terreno Matteo Jorgenson che chiude la top10 con un ritardo di 12’12”.

Tredicesima Tappa

Anche la cronometro di Peyragudes è nel segno di Tadej Pogačar. Lo sloveno fa da subito registrare il miglior tempo e guadagna secondi su secondi per tutta la salita, anche se stavolta Jonas Vingegaard limita i danni a 36 secondi. Terzo, seppur a 1’20”, è Primoz Roglic, che conferma così la sua crescita distanziando tutti gli altri e candidandosi a una possibile rimonta vista la grande esperienza sulle tre settimane. Gli altri uomini che si giocano la Top10 concludono in gran parte attorno ai due minuti di distacco, con Lipowitz. Jorgenson e Onley che riescono a guadagnare sensibilmente su Vauquelin e, soprattutto, Evenepoel, sconfitto di giornata perdendo ben 2’39” da Pogacar, tanto da essere così superato prima del traguardo anche da Vingegaard, partito due minuti dopo di lui. Perde qualcosa in più Johannessen, che conclude a 2’52” dal vincitore, mentre Gall, terminando a 2’22” dalla Maglia Gialla, ribadisce la sua posizione nei dieci rispetto agli inseguitori.

Quattordicesima Tappa

A vincere stavolta è la fuga, con Thymen Arensman unico a resistere al ritorno dei big, regolati ancora una volta da Tadej Pogacar. Lo sloveno tuttavia stavolta non fa il vuoto, anzi, deve difendersi dagli attacchi di Jonas Vingegaard. Ci riesce comunque benissimo, per poi regolarlo in uno sprint nel quale guadagna nuovamente qualche secondo tra abbuoni e piccolo gap sulla linea del traguardo. Il ritiro di Remco Evenepoel permette a Florian Lipowitz di salire sul podio provvisorio, con il tedesco anche stavolta fra i migliori, riuscendo a distanziare i rivali diretti, Oscar Onley e Kevin Vauquelin, con quest’ultimo che ha faticato, ma è riuscito comunque a difendersi, anche se ora rischia la sua posizione avendo pochi secondi di vantaggio su Primoz Roglic. Crisi anche oggi per Matteo Jorgenson, che esce dalla Top10 nella quale rientrano invece Ben Healy e Carlos Rodriguez, anche oggi all’attacco, ma senza riuscire a lasciare il segno.

Quindicesima Tappa

In una giornata disegnata apposta per i fuggitivi, è proprio un attaccante a prendersi il successo sul traguardo di Carcassonne, ovvero Tim Wellens. I big, invece, non si danno battaglia e anticipano di 24 ore il secondo giorno di riposo, con l’unica eccezione di Carlos Rodriguez, che, inseritosi nella fuga, riesce a guadagnare 4’31” su tutti gli altri, portandosi così al nono posto della classifica generale superando Ben Healy. Tadej Pogačar si presenta quindi alla terza settimana in Maglia Gialla con 4’13” su Jonas Vingegaard e 7’53” su Florian Lipowitz.

Sedicesima tappa

L’ultima settimana della Grande Boucle si apre con l’arrivo in salita del Mont Ventoux, in cima al quale termina praticamente in parità lo scontro tra Pogačar e Vingegaard, con lo sloveno a guadagnare 2″ nello sprint finale per il quinto posto. I due guadagnano comunque su tutti gli altri, dando poco più di un minuto a Roglič e Lipowitz e un po’ meno di 2′ a Onley, mentre a cedere quasi 3′ sono Gall e Vauquelin, quest’ultimo superato al quinto posto dallo sloveno della Red Bull. Una posizione la guadagna anche Healy, secondo al traguardo dopo una giornata in fuga, ai danni di Carlos Rodriguez, con l’irlandese che avvicina anche l’ottavo posto di Johannessen, che tra i corridori della top-10 ha perso maggiormente, sentendosi anche male dopo l’arrivo.

Diciassettesima Tappa

Prevedibilmente, non succede nulla nella ultima frazione per velocisti, che inserita in mezzo alle grandi tappe di montagna consente una giornata di relativo riposo. A spaventare ci pensano alcune cadute, ma intervengono nei cinque chilometri finali, quindi all’interno della neutralizzazione, e non cambiano dunque la graduatoria, a prescindere dal tempo di arrivo.

Diciottesima Tappa

Una giornata durissima che la Visma | Lease a Bike rende ancora più dura con la sua tattica arrembante. Ne esce una giornata infernale, con distacchi altissimi, anche se non tra i primissimi. Invariate le prime tre posizioni, con Tadej Pogacar che risponde ben presente alle azioni di Jonas Vingegaard, fino poi a staccarlo sulle rampe finali e prendersi qualche altro secondo. Perde invece contatto Florian Lipowitz, autore di una azione suicida prima del Col de la Loze che rischia di costargli caro visto che Oscar Onley si avvicina a soli venti secondi dal podio e dalla Maglia Bianca, riuscendo peraltro ad allontanare anche Primoz Roglic, che dopo una tattica di gara coraggiosa fa quel che può per non crollare. Perde un’altra posizione Kevin Vauquelin, a vantaggio di un Felix Gall più solido, mentre fa un balzo avanti il vincitore di giornata Ben O’Connor, che approfitta anche del ritiro di Carlos Rodriguez. Resta in Top10 un sofferente Ben Healy, mentre perde l’occasione di entrarci Jordan Jegat, in sofferenza sull’ascesa conclusiva.

Diciannovesima Tappa

L’ultima frazione di montagna non modifica le cose tra tra Pogačar e Vingegaard, giunti assieme al traguardo rispettivamente al terzo e al secondo posto alle spalle del vincitore di giornata Arensman, con il danese che riesce dunque a recuperare solo 2″ di abbuono. Poco dietro conclude Lipowitz, che conferma la terza posizione sul podio virtuale riuscendo a guadagnare 41″ su Onley, ora lontano più di un minuto. Dopo essere andato all’attacco nella prima parte della tappa, Roglič va invece in crisi sulla salita finale e perde 12’39”, scivolando così dal quinto all’ottavo posto della generale. Ne beneficiano Gall, che prende il posto dello sloveno, e Johannessen, che riesce a guadagnare ben due posizioni scavalcando sia Roglič che Vauquelin, che resta settimo, così come si confermano in top-10 sia Healy che O’Connor.

Ventesima tappa

Una giornata da fuga e così è stato, con il gruppo che resta tranquillo una volta che l’azione giusta riesce a formarsi. C’è comunque una variazione in classifica visto che Jordan Jegat (TotalEnergies) entra nei primi dieci a scapito di Ben O’Connor (Team Jayco-AlUla), malgrado il tentativo iniziale di difesa da parte della squadra e del corridore australiano. Ovviamente, invariate le altre posizioni di vertice con Tadej Pogacar che può controllare la tappa senza problemi e presentarsi alle porte di Parigi  on 4’24” di vantaggio su Jonas Vingegaard e 11’09” su Florian Lipowitz

Ventunesima tappa

L’organizzazione, a causa della pioggia, decide di fermare i cronometri relativi alla classifica generale prima che i corridori inizino i tre giri del circuito “lungo” che contraddistingue questa frazione, quello con la salita, e la conseguente discesa, di Montmartre. Non cambia quindi in graduatoria, fatta eccezione per Florian Lipowitz che taglia il pre-traguardo con 9″ di vantaggio sul resto del gruppo, senza però, ovviamente, modificare la sua posizione in classifica generale.

Classifica Big Tour de France 2025

1  T. POGAČAR UAE TEAM EMIRATES XRG 76h 00′ 32”
2  J. VINGEGAARD TEAM VISMA | LEASE A BIKE + 00h 04′ 24”
3  F. LIPOWITZ RED BULL – BORA – HANSGROHE + 00h 11′ 00”
4  O. ONLEY TEAM PICNIC POSTNL + 00h 12′ 12”
5  F. GALL DECATHLON AG2R LA MONDIALE TEAM + 00h 17′ 12”
6  T. JOHANNESSEN UNO-X MOBILITY + 00h 20′ 14”
7  K. VAUQUELIN ARKEA-B&B HOTELS + 00h 22′ 35”
8  P. ROGLIČ RED BULL – BORA – HANSGROHE + 00h 25′ 30”
9  B. HEALY EF EDUCATION – EASYPOST + 00h 28′ 02”
10  J. JEGAT TOTALENERGIES + 00h 32′ 42”
11  B. O’CONNOR TEAM JAYCO ALULA + 00h 34′ 34”
12  T. ARENSMAN INEOS GRENADIERS + 00h 52′ 41”
13  J. NARVAEZ UAE TEAM EMIRATES XRG + 01h 04′ 36”
14  S. HIGUITA XDS ASTANA TEAM + 01h 08′ 19”
15  S. YATES TEAM VISMA | LEASE A BIKE + 01h 17′ 30”
16  G. MARTIN GUYONNET GROUPAMA-FDJ + 01h 18′ 07”
17  G. MÜHLBERGER MOVISTAR TEAM + 01h 28′ 17”
18  M. JORGENSON TEAM VISMA | LEASE A BIKE + 01h 29′ 28”
19  C. RODRIGUEZ ARKEA-B&B HOTELS + 01h 36′ 15”
20  V. MADOUAS GROUPAMA-FDJ + 01h 39′ 46”
23  A. PARET PEINTRE DECATHLON AG2R LA MONDIALE TEAM + 02h 12′ 52”
26  E. BUCHMANN COFIDIS + 02h 21′ 34”
27  E. RUBIO REYES MOVISTAR TEAM + 02h 21′ 56”
35  M. STORER TUDOR PRO CYCLING TEAM + 02h 50′ 51”
38  N. POWLESS EF EDUCATION – EASYPOST + 02h 58′ 52”
43  M. WOODS ISRAEL – PREMIER TECH + 03h 06′ 59”
46  A. LEKNESSUND UNO-X MOBILITY + 03h 14′ 44”
54  I. IZAGIRRE COFIDIS + 03h 35′ 02”
62  L. MARTINEZ BAHRAIN VICTORIOUS + 03h 49′ 05”
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