Tour de France 2023, la Ineos Grenadiers ha scelto il suo tridente: “Andremo con Egan Bernal, Carlos Rodriguez e Dani Martinez”

La Ineos Grenadiers è l’ultima, delle squadre più attrezzate, a svelare i propri piani per il Tour de France 2023. La formazione britannica arriva da un’edizione in cui ha potuto piazzare un corridore, Geraint Thomas, sul podio, rimanendo però in pratica fuori dai giochi per la vittoria, visto il livello irraggiungibile di prestazioni raggiunto da Jonas Vingegaard e Tadej Pogačar. L’obiettivo, in casa Ineos, è comunque quello di tornare a lottare per la vittoria nella corsa più importante del calendario, facendo conto su una “formazione” ben diversa rispetto a quella schierata nel 2022.

Non ci sarà Thomas, che sarà al via del Giro d’Italia 2023, e non ci sarà neppure Adam Yates, che nel frattempo ha cambiato squadra. Rispetto al 2022 rimane invece il colombiano Dani Martinez, che tornerà a condividere la fatica di una grande corsa a tappe con Egan Bernal. La terza punta della Ineos sarà poi il giovanissimo spagnolo Carlos Rodriguez, reduce da un’eccellente prova alla Vuelta a España 2022. “I capitani saranno loro – le parole del direttore sportivo Steven Cummings raccolte da Cycling Weekly – Ma bisogna considerare che la stagione è lunga e che da qui a luglio potranno cambiare tante cose. Il resto della squadra, al momento, è tutto da vedere”.

Cummings sottolinea che “non insisteremo comunque su un tridente, ma dovremo valutare tante cose. I dati che avremo a disposizione, le prestazioni dei corridori in quel momento, le risposte che avremo da loro. Non sarà facile scegliere chi sarà il capitano assoluto. Molto dipenderà da Bernal: lui è ancora in fase di riabilitazione e le sue condizioni potranno anche indurci a modificare le nostre scelte. Se ci metterà più tempo del previsto a tornare al massimo, dovremo valutare se portarlo o meno”.

In casa Ineos si guarda anche alle condizioni di Tao Geogheghan Hart, che è uno che un Grande Giro l’ha già vinto e che da allora è un po’ mancato ad altissimi livelli: “Non ci sono tanti corridori che possono dire di aver vinto una corsa a tappe di tre settimane. La storia ha già mostrato cosa Tao è capace di fare. I suoi obiettivi verranno definiti in base alle condizioni: noi lo sosteniamo al 100 per cento e contiamo che possa tornare a essere costante, come è stato in passato. Quali sono le sue reali potenzialità? Difficile da dire. Il livello generale è così alto che basta non essere al massimo e c’è subito qualcuno pronto a prendere il tuo posto. Se salti una gara, la cosa può condizionare poi tutta la stagione. Lui ultimamente non è stato molto fortunato, speriamo che le cose cambino”.

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