Tour de France 2020, la classifica big: Tadej Pogacar conquista la corsa su Primoz Roglic e Richie Porte

Ogni giorno può essere pericoloso al Tour de France 2020. Lo sanno bene gli uomini di classifica presenti dal 29 agosto al 20 settembre. Sanno che serve fare attenzione sin dal primo giorno a non perdere terreno in un tracciato che prevede numerose insidie, che possono essere aumentate dalle condizioni climatiche. In questo articolo terremo come di consueto traccia, giorno per giorno, della classifica big, controllando l’evoluzione della generale sia nelle tappe più impegnative di montagna, ma anche – e soprattutto – nelle tappe che sulla carta più semplici, che potrebbero tuttavia comunque creare problemi, come spesso accade alla Grande Boucle, soprattutto nella prima settimana che spesso è la più frenetica e veloce, con pericoli costanti e rischi cadute non indifferenti.

Perfetto esempio ne è stata la prima frazione, purtroppo segnata da numerose cadute. La più grande è stata all’interno dell’ultimo chilometro, consentendo a tutti i corridori coinvolti di poter godere della regola dei tre chilometri, ma in precedenza non sono mancati gli incidenti. La vittima del giorno è così Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers), che ha concluso la tappa con un’altra manciata di corridori a oltre dieci minuti, abbandonando così qualsiasi ambizione di classifica.

La seconda tappa, con alcune salite insidiose, conferma le difficoltà di alcuni corridori come Daniel Martin (Israel Start-Up Nation) arrivato in condizioni precarie alla Grande Boucle, mentre i big più attesi, anche coloro caduti ieri, riescono a limitare i danni. Tra coloro che perdono terreno anche Domenico Pozzovivo (NTT Pro Cycling), anche lui acciaccato, Daniel Martinez (EF Pro Cycling), vittima di una caduta nel finale e costretto a un lungo inseguimento, e Marc Soler (Movistar), che dopo un velleitario scatto perde terreno nel finale.

Più tranquilla invece la terza frazione, che sostanzialmente vede il gruppo arrivare compatto ad eccezione di pochi corridori, mentre la quarta tappa vede la maggior parte dei big arrivare tutti insieme nel primo arrivo in salita, tranne Sergio Higuita (EF Pro Cycling), che perde una trentina di secondi. Anche il giorno successivo, non ci sono uomini di alta classifica che perdono terreno, anche se al termine della tappa giunge la notizia della penalità inflitta a Julian Alaphilippe, che gli fa così perdere la Maglia Gialla a vantaggio di Adam Yates. Malgrado l’arrivo in salita, anche la sesta tappa scorre senza azioni né distacchi rilevanti, se non qualche corridore già attardato che concede ulteriore tempo.

Più movimentata la settima tappa, che sin dall’inizio viene vissuta ad altissima intensità. Restano così tagliati fuori alcuni corridori come Domenico Pozzovivo (NTT Pro Cycling), che sino a quel momento erano riusciti a limitare i danni, perdendo molto terreno. Nel finale il vento si rivela ancor più decisivo per l’alta classifica, con una accelerazione della Ineos che vede Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Mikel Landa (Bahrain-McLaren) tra le vittime più importanti, perdendo oltre un minuto al traguardo.

L’arrivo nei Pirenei vede finalmente i big darsi battaglia. Non per la tappa ma per la classifica, che vede Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) recuperare buona parte del tempo persa il giorno precedente grazie ad una azione decisa sul Peyresourde. Escono invece decisamente di classifica Julian Alaphilippe e Thibaut Pinot, che dovranno dunque trovare nuove motivazioni in questa Grande Boucle. Gli altri favoriti arrivano invece sostanzialmente tutti assieme, pur con qualche distacco per corridori come Emanuel Buchmann e Alejandro Valverde, che perdono terreno importante.

La seconda tappa pirenaica vede Primoz Roglic prendere la maglia gialla dalle spalle di Adam Yates, che perde 54 secondi assieme a Miguel Angel Lopez ed Enric Mas. Crolla invece ulteriormente Emanuel Buchmann, che perde oltre quattro minuti, mentre distacchi contenuti in undici secondi tra i migliori, lasciando una classifica ancora molto aperta nelle prime posizioni.

Malgrado il vento e qualche caduta, nessun cambiamento nella frazione che segue il giorno di riposo. Tipica giornata per velocisti invece la undicesima, che lascia dunque invariata la situazione in classifica. La movimentata dodicesima tappa lascia invariate le posizioni di testa, confermando le difficoltà di alcuni corridori, tra i quali Emanuel Buchmann, nuovamente arrivato con forte ritardo. Le posizioni tornano a mescolarsi con la tredicesima frazione: Primoz Roglic e Tadej Pogacar attaccano e guadagnano terreno su tutti i rivali, trovando una flebile risposta da Porte, Landa e Lopez, gli unici a pagare meno di 20″. Bernal chiude a 37″ dai due sloveni, Quintana poco dopo. I veri sconfitti di giornata sono però i francesi: entrambi acciaccati per delle cadute, Bardet e Guillaume Martin lasciano per strada più di 2’30” e passano dalla zona podio a un posto fuori dalla top ten.

Non c’è grande spettacolo nell’attesa tappa del Gran Colombier, ma arrivano comunque verdetti pesanti: nella salita finale perdono infatti contatto Nairo Quintana (Arkéa-Samsic) ed Egan Bernal (Ineos Grenadiers), che perdono rispettivamente 3’50” e 7’20” con il secondo che sembra dunque ormai completamente fuori classifica, mentre il primo, se si riprende, può ancora ambire ad un discreto piazzamento nei dieci. Sono nuovamente le due star colombiano ad andare in difficoltà nella prima tappa dopo il giorno di riposo, con il campione uscente che crolla e arriva con i velocisti, mentre il corridore della formazione francese cede solo nel finale.

È sull’atteso Col de la Loze che i primi distacchi sostanziali si registrano tra i big. A vincere è Miguel Angel Lopez, che sale così prepotentemente sul podio, avvicinandosi anche molto alla seconda posizione di Tadej Pogacar, staccato per la prima volta da Primoz Roglic. Più lontani tutti gli altri, ora racchiusi tra loro in pochissimi secondi, ma lontani oltre tre minuti dalla vetta. L’ultima tappa di montagna conferma il podio, così come le difficoltà di Adam Yates, Rigoberto Uran e Alejandro Valverde, che perdono terreno e posizioni. Se la diciannovesima tappa non cambia la situazione, la cronometro con arrivo su La Planche des belles Filles porta un vero e proprio scossone. Tadej Pogacar stravince la prova contro il tempo e sorpassa Primoz Roglic, mentre Miguel Angel Lopez crolla e finisce fuori dalla top five. A salire sul podio è quindi Richie Porte, mentre Landa e Mas chiudono la top five. Splendida prestazione anche per Damiano Caruso, che riesce a entrare in top five.

Classifica Big Tour de France 2020

1    TADEJ POGACAR UAE TEAM EMIRATES 87:20:05
2    PRIMOŽ ROGLIC TEAM JUMBO – VISMA + 00h 00′ 59”
3   RICHIE PORTE TREK – SEGAFREDO + 00h 03′ 30”
4    MIKEL LANDA BAHRAIN – MCLAREN + 00h 05′ 58”
5    ENRIC MAS MOVISTAR TEAM + 00h 06′ 07”
6    MIGUEL ANGEL LOPEZ ASTANA PRO TEAM + 00h 06′ 47”
7    TOM DUMOULIN TEAM JUMBO – VISMA + 00h 07′ 48”
8    RIGOBERTO URAN EF PRO CYCLING + 00h 08′ 02”
9    ADAM YATES MITCHELTON – SCOTT + 00h 09′ 25”
10    DAMIANO CARUSO BAHRAIN – MCLAREN + 00h 14′ 03”
11    GUILLAUME MARTIN COFIDIS + 00h 16′ 58”
12    ALEJANDRO VALVERDE MOVISTAR TEAM + 00h 17′ 41”
13    RICHARD CARAPAZ INEOS GRENADIERS + 00h 24′ 44”
14    WARREN BARGUIL TEAM ARKEA – SAMSIC + 00h 31′ 04”
15    SEPP KUSS TEAM JUMBO – VISMA + 00h 42′ 20”
16    PELLO BILBAO BAHRAIN – MCLAREN + 00h 55′ 56”
17    NAIRO QUINTANA TEAM ARKEA – SAMSIC + 01h 02′ 46”
18    PIERRE ROLLAND B&B HOTELS – VITAL CONCEPT P / B KTM + 01h 08′ 05”
19    CARLOS VERONA MOVISTAR TEAM + 01h 19′ 54”
20    WOUT VAN AERT TEAM JUMBO – VISMA + 01h 20′ 31”
21    MARC SOLER MOVISTAR TEAM + 01h 29′ 23”
23    SÉBASTIEN REICHENBACH GROUPAMA – FDJ + 01h 38′ 18”
24    ESTEBAN CHAVES MITCHELTON – SCOTT + 01h 38′ 45”
28    DANIEL FELIPE MARTINEZ EF PRO CYCLING + 01h 54′ 51”
29    THIBAUT PINOT GROUPAMA – FDJ + 01h 59′ 33”
32    GEORGE BENNETT TEAM JUMBO – VISMA + 02h 12′ 02”
36    JULIAN ALAPHILIPPE DECEUNINCK – QUICK – STEP + 02h 17′ 41”
38    EMANUEL BUCHMANN BORA – HANSGROHE + 02h 19′ 19”
40    DANIEL MARTIN ISRAEL START-UP NATION + 02h 29′ 51”
67    JAN HIRT CCC TEAM + 03h 32′ 20”
70    DAVID DE LA CRUZ UAE TEAM EMIRATES + 03h 38′ 50”
74    TIESJ BENOOT TEAM SUNWEB + 03h 46′ 45”
87    PAVEL SIVAKOV INEOS GRENADIERS + 04h 13′ 09”
90    TEJAY VAN GARDEREN EF PRO CYCLING + 04h 19′ 42”
107    ROMAN KREUZIGER NTT PRO CYCLING TEAM + 04h 41′ 39”
110    WOUTER POELS BAHRAIN – MCLAREN + 04h 47′ 02”

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