Tour de France 2019, Egan Bernal ammette la forza dei rivali: “Thibaut Pinot era il più forte in montagna”

Nel suo rientro trionfale in Colombia, Egan Bernal dimostra di restare umile e con i piedi per terra. Il vincitore del Tour de France 2019, il più giovane a conquistare la Maglia Gialla negli ultimi cento anni, sottolinea infatti la grande forza dei suoi avversari in quelle che sono state tre settimane molto impegnative. In particolare, si riferisce ai padroni di casa Julian Alaphilippe e Thibaut Pinot, il primo a lungo leader prima di cedere solamente nelle ultime due frazioni, il secondo che più volte aveva mostrato di poter essere il migliore in salita, staccando lo stesso colombiano che non era riuscito a stargli dietro.

Superata sulla strada la resistenza del primo, del quale ha sottolineato la “grande tenacia” e la capacità di “dare tutto”, non ha invece potuto confrontarsi in maniera diretta con il secondo, costretto ad un commovente ritiro in lacrime per un problema al ginocchio dopo un banale infortunio. “Era il più forte – ammette riguardo il capitano della Groupama-FDJ – Sui Pirenei non riuscivo a seguirlo, non so cosa sarebbe potuto succedere se non si fosse infortunato. Ha fatto un Tour incredibile, attaccando sin dalla prima settimana e cercando sempre delle opportunità. Fino a quando non si è infortunato, era il più forte in montagna […] Era più forte di me e ha dimostrato che sarebbe potuto essere in lotta sino alla fine”.

Una ammissione che non fa che aumentarne la grandezza, oltre che il rammarico di non aver potuto vedere un confronto diretto nelle pur ridotte due tappe conclusive. Alpi nelle quali il portento colombiano ha ritrovato tutte le sue forze su terreni a lui ben familiari. “Il Galibier e l’Iseran erano salite molto lunghe ed elevate, in cui si sale per circa un’ora – spiega – Sostanzialmente era come se mi stessi allenando a Zipaquira“.

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