Tour de France 2019, Brailsford taglia corto: “Tra Froome e Thomas sarà capitano chi andrà più forte”

Sarà come sempre la strada a decidere chi sarà il capitano del Team Ineos sulle strade del Tour de France 2019. Dopo aver portato due corridori sul podio nella scorsa edizione (come era già avvenuto nel 2013), con Geraint Thomas che ha interrotto l’egemonia del compagno di squadra Chris Froome impedendo al Keniano Bianco di calare il pokerissimo nella corsa, la formazione britannica si trova a dover gestire anche quest’anno il dualismo. Ma se nel 2018 sulle chance del 34enne di Nairobi pendeva l’incognita delle fatiche accumulate durante il Giro d’Italia, da lui vinto non più tardi di un mese prima del via del GT d’Oltralpe, quest’anno entrambi i capitani si schiereranno ai nastri di partenza di Bruxelles, il prossimo 6 luglio, al top della condizione e con l’obiettivo di primeggiare.

Una risorsa che può trasformarsi in un problema, ma che il general manager Dave Brailsford ha commentato senza troppi giri di parole alla neerlandese Sporza: “Nella nostra formazione il corridore che si dimostra il più forte è sempre il leader. Nelle prossime settimane parleremo con Froome e Thomas per definire la nostra strategia. Finché i ruoli saranno chiari e le decisioni saranno chiare, il nostro team funzionerà bene. La cosa più importante è che i corridori si fidino l’uno dell’altro”. Come un anno fa a fare da gregario di lusso sarà Egan Bernal, il colombiano che si è piazzato 15° alla sua prima partecipazione alla Grande Boucle e che giunge all’appuntamento dopo aver saltato il Giro d’Italia a causa di una caduta in allenamento: “La sua presenza – prosegue Brailsford – ci garantisce più opzioni”.

L’assenza dello scalatore colombiano dalla Corsa Rosa ha favorito i progressi del russo Pavel Sivakov, che dopo aver conquistato il Tour of the Alps ha concluso in top ten. Non è andata bene, invece, al britannico Tao Geoghegan Hart, costretto al ritiro dopo una caduta nel corso della seconda settimana: “Per lui e per gli altri giovani della squadra è stata l’occasione ideale per scoprire il loro potenziale. Ci succede raramente di iniziare un Grande Giro senza un grande leader. Sivakov sta superando le aspettative e sta andando alla grande“. Infine un’apertura per il futuro, dettata anche dalla necessità di ringiovanire il roster: “Mi piacerebbe avere un corridore belga in squadra – conclude Brailsford – e ritengo che Victor Campenaerts (Lotto Soudal) sia un profilo interessante. Ma non è l’unico belga sul mercato con contratto in scadenza”.

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