Vuelta a España 2022, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España 2022.

TOP

Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates): Il vincitore che non ti aspetti. Lo ha detto anche lui che il piano era quello di lanciare la volata di Ackermann, ma il colombiano aveva gambe talmente buone da reggere 300 metri allo scoperto e da resistere al rientro di uno scatenato Pedersen. Alla fine, Ackermann gli è rimasto dietro e lui ha potuto festeggiare la prima vittoria di tappa della sua carriera in un Grande giro, aggiungendo un’altra soddisfazione al bilancio, già decisamente significativo, della sua squadra.

Mads Pedersen (Trek-Segafredo): Sembrava che non fosse un arrivo del tutto adatto alle sue caratteristiche. Invece il danese, autentico dominatore della classifica a punti, ha dato un’ulteriore dimostrazione di forza risultando competitivo anche in uno sprint di pura velocità. Alla fine lo ha beffato solo l’inaspettata azione prolungata di Molano, ma questo è un secondo posto che, unito a quanto fatto nelle tappe precedenti, vale parecchio per lui.

Lucas Plapp (Ineos Grenadiers) / Julius Johansen (Intermarché-Wanty-Gobert): Attacco notevole, quello dell’australiano e del danese, che hanno animato di molto l’ultima tappa del Grande giro spagnolo. In due hanno saputo tenere una ventina di secondi di vantaggio sul plotone anche quando questo ha aumentato di molto il ritmo. I due sono anche riusciti a rilanciare ulteriormente l’azione quando, ai -3 dall’arrivo, sembravano raggiunti e costringendo le squadre dei velocisti a un lavoro supplementare, che ha probabilmente scompaginato i piani di qualcuno

FLOP

Tim Merlier (Alpecin-Deceuninck): “Invisibile” anche in questa volata. Il belga proprio non ha avuto la forza e la capacità di confrontarsi con gli altri velocisti rimasti in gruppo, dando anche l’impressione di non essere particolarmente motivato. La sua Vuelta finisce con due terzi posti complessivi e con un rendimento comunque deludente rispetto alle aspettative, considerato anche che nella seconda metà della corsa la concorrenza rimasta, per quel che riguarda le volate, sembrava ampiamente alla sua portata.

Kaden Groves (BikeExchange-Jayco): Un sesto posto, in valore assoluto, non è un risultato disprezzabile. Le sue possibilità, però, erano probabilmente più ampie rispetto a quanto raccolto in un’occasione che per lui era sicuramente ghiotta. Disorientato forse dall’azione di Molano, l’australiano, comunque già vincitore di una tappa, non è riuscito a trovare lo spunto giusto per andare a combattere per le primissime posizioni con il colombiano e con Pedersen.

Davide Cimolai (Cofidis): Senza il “capitano” Bryan Coquard l’azzurro aveva la possibilità per buttarsi in una volata “autonoma” e per provare a chiudere la sua Vuelta con un piazzamento di rilievo. Alla fine, però, l’ordine d’arrivo ha detto 17esimo posto, risultato che probabilmente non era quello atteso a inizio giornata.

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