Vuelta a España 2022, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España 2022.

TOP

Mads Pedersen (Trek-Segafredo): Ormai sta diventando un habitué tra i nostri top. Non potrebbe essere altrimenti per un corridore che a due tappe da Madrid ha collezionato tre successi di tappa e ha già in tasca la maglia verde visti gli oltre 200 punti che lo separano dal secondo classificato nella classifica a punti. Ora dovrà solo portare la maglia a Madrid (dove andrà anche a caccia del poker) e salire su un meritatissimo podio.

Fred Wright (Bahrain Victorious): Anche oggi la vittoria non arriva per pochissimo. Il corridore britannico ottiene il suo ennesimo piazzamento in un GT, con il secondo posto di giornata che è il suo migliore risultato in questa Vuelta. Fa lavorare la squadra e quando parte la volata fa tutto quello che è nelle sue possibilità, ma purtroppo per lui trova un Pedersen in stato di grazia e non riesce mai a superarlo. La Vuelta purtroppo per lui sta finendo e le occasioni sono praticamente finite (anche se sicuramente anche lui proverà a buttarsi nella volata di Madrid), ma l’impressione è che comunque la prima vittoria di tappa in un GT per lui è molto vicina.

Trek-Segafredo: Se Pedersen è perfetto, oggi anche i suoi compagni fanno un lavoro eccezionale. Dal tenere chiusa la corsa nella fase iniziale non lasciando troppo spazio ai fuggitivi, fino alla tirata finale di Antonio Tiberi, che dopo l’attacco di Miles Scotson riporta sotto l’ex campione del mondo, che è poi bravissimo a finalizzare e a regalare al suo team la terza vittoria di tappa in questa Vuelta.  La scelta di puntare forte sui successi di tappa ha pagato, forse persino più del previsto.

FLOP

Lawson Craddock (BikeExchange-Jayco): Corridore generosissimo, ma ancora una volta sbaglia i tempi. L’americano, infatti, perde l’occasione per entrare in fuga e poi prova a lanciarsi in un disperato inseguimento solitario quando ormai i fuggitivi hanno già qualche minuto di vantaggio. L’impresa non gli riesce e alla fine si trova ancora una volta a dover fare i conti con un tempismo sbagliato, come gli è già successo più di una volta in questa Vuelta.

Cofidis: Ancora una volta in una tappa per velocisti non sono protagonisti. Con Coquard a casa e Cimolai fuori condizione era abbastanza prevedibile che il team francese non potesse giocarsi le sue carte in un eventuale arrivo allo sprint e per questo motivo è un peccato che non abbiano provato a inserire in fuga nemmeno un corridore. Per una squadra a caccia di punti UCI poteva essere una buona occasione, che invece non è stata sfruttata ottenendo solo un quindicesimo posto con Davide Villella.

Arkéa-Samsic: Come la Cofidis, sono tante le squadre dei velocisti che poi si staccano che si sarebbero potuti giocare diversamente le proprie carte. Se la UAE di Ackermann mette in fuga McNulty e deve comunque risparmiare i suoi uomini in vista di domani, la BikeExchange-Jayco di Groves almeno ci prova a mandare in avanscoperta Craddock, l’Alpecin-Deceuninck e la Bora-hansgrohe di Merlier e Van Poppel chiudono comunque in top 10 con Vermeersch e Koch, la formazione Professional francese non riesce a essere protagonista in nessuna fase della gara. Nelle prime fasi della corsa, al netto di un breve tentativo di Russo, nessun corridore si inserisce nella fuga, mentre il velocista di riferimento, Dan Mclay non riesce a tenere sulla salita e nel finale nessun corridore del team riesce a essere protagonista con Simon Guglielmi che è il migliore dei suoi tagliando il traguardo in ventiduesima posizione.

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