Tour de France 2025, Top/Flop del Giorno

La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2025.

  • Thymen Arensman (Ineos Grenadiers): 36 chilometri di fuga solitaria, guadagnando su un gruppo che nel frattempo alle sue spalle esplode e riuscendo poi a resistere, neanche di poco, al ritorno dei due grandi favoriti che si danno battaglia. Dopo il secondo posto di inizio settimana, si prende oggi la vittoria più importante della sua carriera confermando le sue grandissime qualità. Continua a mancargli continuità, ma la sua capacità di crescere con il passare dei giorni non è da poco.
  • Jonas Vingegaard (Visma|Lease a Bike): Altro passo in avanti per lo scalatore danese che per la prima volta quest’anno riesce a dire la sua in salita contro il grande rivale, che soffre i suoi scatti, non riuscendo a rispondergli. A fine tappa paga comunque dazio, il che potrebbe anche far pensare che se in quella che potrebbe essere la giornata no del campione del mondo perde comunque terreno le speranze sono praticamente nulle, ma almeno grazie all’azione odierna tiene aperto uno spiraglio di tenere in qualche modo aperta la corsa..
  • Felix Gall (Decathlon Ag2r La Mondiale): Il corridore austriaco si conferma corridore che non ama subire la corsa. Primo a capire che la UAE non si stava comportando come suo solito prova ad approfittarne con una accelerazione che gli consente di guadagnare terreno e fare una buona operazione in classifica generale, candidandosi ad essere uno dei protagonisti in salita nelle terza settimana. Ottavo nel 2023, per il momento sta già facendo meglio e potrebbe crescere ancora.
  • Visma | Lease a Bike: Ad eccezione di un Victor Campenaerts ancora una volta solido, la formazione neerlandese non è all’altezza del suo capitano proprio nella sua giornata migliore. Mandati in avanscoperta, a quanto pare per vincere la tappa, Sepp Kuss e Simon Yates sono ben lontani dal livello richiesto, trovandosi quasi sempre ad inseguire, mentre Matteo Jorgenson esplode ormai in modo definitivo, lasciando peraltro sempre più dubbi anche sulle scelte tattiche adoperate dal team.
  • Movistar: Mettono tre uomini davanti, ma non sembrano avere le idee chiare su come debbano muoversi, forse insistendo troppo su un Enric Mas ancora una volta lontano dal livello sperato. Finiscono così per restare dietro, con Einer Rubio che prova a rimontare, decidendo poi di fare una corsa passiva che lascia un po’ interdetti..
  • Primoz Roglic (Red Bull – Bora – hansgrohe): Dopo i buoni segnali inviati nelle prime due tappe pirenaiche, stavolta soffre non poco finendo per ormai definire in maniera chiara la gerarchie interne visto che nel frattempo Florian Lipowitz si conferma fra i più brillanti. Per l’esperto sloveno c’è comunque ancora la possibilità di una Top5, ma dietro di lui conso corridori che sembrano potergliela togliere.

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