Vuelta a España 2025, vittoria di autorità di Mads Pedersen in fuga! 3° Marco Frigo, big tranquilli e Jonas Vingegaard arriva al 2° giorno di riposo in Maglia Rossa
Mads Pedersen riesce finalmente a lasciare il segno alla Vuelta a España 2025. Inseritosi nella maxi fuga che ha caratterizzato la quindicesima tappa del GT spagnolo, il danese della Lidl-Trek è riuscito a controllare gli attacchi degli altri corridori con i quali si è avvantaggiato nel finale e ha poi avuto nettamente la meglio allo sprint sul traguardo di Monforte de Lemos. Secondo posto per Orluis Aular (Movistar) e terzo per Marco Frigo (Israel-Premier Tech), mentre i big hanno lasciato spazio ai fuggitivi e hanno concluso tranquilli in gruppo con un ritardo di 13’31”. Alla vigilia del secondo giorno di riposo, Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike) resta quindi al comando della generale con 48″ di vantaggio su João Almeida (UAE Team Emirates XRG) e 2’38” su Tom Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team).
Il video dell’arrivo
https://www.youtube.com/watch?v=2I-hJsUUv_s
Il racconto della corsa
Appena viene dato il via ufficiale a muoversi è Jakub Otruba (Caja Rural-Seguros RGA), che si prende subito un piccolo tesoretto che gli farà comodo lungo la salita del Puerto A Garganta. Dopo qualche chilometro arrivano nuovi scatti e sono una dozzina di uomini a iniziare l’inseguimento, con un ritardo già di 1’40”. Tra questi ad emergere sono Michał Kwiatkowski (Ineos Grenadiers) e Jay Vine (UAE Team Emirates XRG), che riescono ad allungare e progressivamente si riportano sul battistrada, ma da dietro c’è ancora grande pressione visto che ci sono più di 40 corridori che stanno cercando di allungare dal gruppo. Vine decide così di aumentare l’andatura e con lui resta solo Otruba.
La nuova coppia di testa scollina con 15 secondi di vantaggio su Ivo Oliveira (UAE Team Emirates XRG), Julien Bernard, Giulio Ciccone e Mads Pedersen (Lidl-Trek), Orluis Aular e Javier Romo (Movistar), Giovanni Aleotti e Finn Fisher-Black (Red Bull-Bora-hansgrohe), Maximilian Schachmann e Louis Vervaeke (Soudal Quick-Step), Magnus Sheffield, Egan Bernal e Michał Kwiatkowski (Ineos Grenadiers), Lukas Nerurkar (EF Education-EasyPost), Léo Bisiaux (Decathlon AG2R La Mondiale), Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), Alex Molenaar (Caja Rural-Seguros RGA), Edward Dunbar e Kelland O’Brien (Team Jayco AlUla), Alessandro Verre (Arkéa-B&B Hotels), Gijs Leemreize (Team Picnic PostNL), Lars Craps (Lotto), Mario Aparicio (Burgos Burpellet BH), Marco Frigo e Jake Stewart (Israel-Premier Tech).
Dietro di loro ci sono Amanuel Ghebreigzabhier e Carlos Verona (Lidl-Trek), Carlos Canal (Movistar), Nico Denz (Red Bull-Bora-hansgrohe), Junior Lecerf e Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step), Edward Planckaert (Alpecin-Deceuninck), Sean Quinn (EF Education-EasyPost), Sander De Pestel (Decathlon AG2R La Mondiale), David De La Cruz e David Gonzalez (Q36.5 Pro Cycling Team), Nicolas Vinokurov (XDS Astana), Clément Braz Afonso, Thibaud Gruel e Stefan Küng (Groupama-FDJ), Huub Artz (Intermarché-Wanty), Alec Segaert (Lotto), Bjoern Koerdt, Guillermo Martinez e Kevin Vermaerke (Team Picnic PostNL), che passano in cima con un ritardo di 45″.
Non è tuttavia lontano il gruppo, condotto dalla Cofidis, rimasta colpevolmente fuori dall’azione. La formazione francese, aiutata dalla Alpecin-Deceuninck, tiene sotto pressione gli attaccanti, che nel frattempo, dopo 30 chilometri di gara, si compattano formando un gruppone di 47 unità al comando, il cui vantaggio sale in breve sopra il minuto. A quel punto, dal plotone si muovono Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), Bryan Coquard e Stanislaw Aniolkowski (Cofidis), Daan Hoole (Lidl-Trek), Gal Glivar (Alpecin-Deceuninck), Pierre Thierry (Arkéa-B&B Hotels) e, poco dietro, Oscar Riesebeek (Alpecin-Deceuninck) e Dries De Pooter (Intermarché-Wanty) per provare a colmare il gap, ma i battistrada scappano via e il distacco cresce con l’inizio del secondo e ultimo GPM di giornata, l’Alto de Barbeitos.
Con ormai più di tre minuti di ritardo, gli inseguitori si arrendono e si fanno riprendere dal gruppo, il cui ritardo è nel frattempo salito sopra i sei minuti e arriva addirittura a toccare i 9’20” al GPM. A passare per primo in cima è ancora Vine, che poco prima aveva attaccato assieme a Vervaeke: questa coppia riesce rapidamente a guadagnare più di un minuto sul resto degli attaccanti e vede il proprio margine crescere ulteriormente nel tratto seguente nonostante dietro sia ovviamente una Lidl-Trek in superiorità numerica a tirare per non lasciar prendere loro troppo margine. Il gruppo Maglia Rossa, invece, si disinteressa e scivola a 14 minuti, condotto dalla Visma | Lease a Bike.
Il vantaggio di Vine e Vervaeke arriva a toccare i tre minuti a 70 chilometri dalla conclusione, ma da quel punto, con la strada che si fa più semplice, la Lidl-Trek cambia marcia e inizia pian piano a recuperare terreno, transitando con 1’20” di ritardo dal traguardo volante di Sarria, ai -35 dall’arrivo, dove Vervaeke transita per primo e Pedersen per terzo. Dopo lo sprint intermedio, un ultimo tratto di salita vede Kwiatkowski alzare il ritmo tra gli inseguitori per lanciare l’attacco di Bernal, che si porta dietro Buitrago e lo stesso Pedersen. Alle loro spalle riescono ad avvantaggiarsi sugli altri anche Frigo, Sheffield, Aular e Dunbar, che rientrano sul terzetto e si mettono all’inseguimento della coppia al comando.
Nonostante la superiorità numerica e il fatto che Vine e Vervaeke siano allo scoperto da quasi 100 chilometri, i sette inseguitori faticano ad andare a chiudere sui due battistrada, ma alla fine ci riescono a soli sette chilometri dalla conclusione. Subito, però, prova a scattare Bernal, ma Pedersen fa buona guardia e poi si mette a controllare per evitare scatti da parte degli avversari, che a quel punto restano tranquilli fino agli ultimi 2000 metri. Prima prova a sorprendere Vervaeke, poi Vine e, ormai dentro l’ultimo chilometro, anche Frigo, ma il danese chiude su tutti i tentativi e poi inizia in testa la volata, alla quale non partecipa Sheffield, scivolato all’ultima curva. Lo sprint finale è comunque senza storia e vede Pedersen avere nettamente la meglio su Aular e Frigo. Con un ritardo di 23″ arriva il resto degli attaccanti, mentre il plotone, dove a un certo punto si porta davanti la Bahrain Victorious per difendere il piazzamento in classifica di un Torstein Træen insidiato da Lecerf, chiude a 13’31”.
Risultato e Classifiche Tappa 15 Vuelta a España 2025
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