Mondiali Kigali 2025, Tom Pidcock nell’incertezza: “Il percorso è adatto a me, ma non mi sono allenato benissimo e non so come sto”

Tom Pidcock ha provato oggi per la prima volta il percorso dei Mondiali di Kigali 2025. Reduce da una ottima prestazione alla Vuelta a España, chiusa con una terza posizione che ne rilancia le ambizioni nei grandi giri, il corridore britannico è uno degli outsider più accreditati per la prova in linea di domenica, che propone un tracciato molto impegnativo, ma che sembra adatto sulla carta anche a corridori come lui. Arrivato in Rwanda dopo due settimane di riposo a seguito dele GT spagnolo, il portacolori della Q36.5 Pro Cycling non sembra tuttavia pienamente convinto riguardo la sua preparazione nell’ultimo periodo, in cui ha dovuto bilanciare la necessità di riposo con la preparazione per il grande evento iridato.

“Penso di essermi ripreso abbastanza bene – ha commentato ai nostri inviati – Ero stanco e ho dormito per alcuni giorni, ma la settimana scorsa non è andata male. È passato tutto in fretta e mi sembra che la Vuelta sia stata tanto tempo fa. Tuttavia, è difficile trovare un equilibrio. Non sono riuscito ad allenarmi pienamente, quindi non sono del tutto sicuro di come mi sento”.

Il classe 1999 commenta anche l’adattamento all’altura e alle peculiari condizioni che il gruppo si trova ad affrontare in Rwanda. A differenza di molti altri corridori, il corridore inglese non sembra considerare l’altura un problema, né l’inquinamento come una possibile causa di controprestazioni: “Non credo che sia proprio così. Non capisco perché tutti… Penso che ci sia un po’ di inquinamento atmosferico, ma non credo sia così grave”.

Effettuata la ricognizione del percorso, almeno parzialemente questa mattina, il duplice campione olimpico di MTB sembra avere le idee abbastanza chiare: “Abbiamo fatto solo un giro breve. Ho trovato le salite difficili. Questo è certo. Voglio dire, le strade sono veloci e larghe. Penso che ci vorrà un po’ prima che il gruppo si assottigli davvero. Con questo dislivello, dovrebbe essere adatto a me. La salita in pavé è proprio come il Quaremont. È una salita perfetta per Tadej”.

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