Giro d’Italia 2020, Urbano Cairo: “Sarà una corsa adatta a ogni tipo di corridore. Riceviamo tante richieste per le partenze dall’estero”

Urbano Cairo vede nel percorso del Giro d’Italia 2020 presentato ieri una grande opportunità per tanti corridori. Il presidente di RCS, sulla falsa riga di quanto dichiarato dal direttore della corsa Mauro Vegni, ha spiegato ai nostri microfoni come il tracciato sia adatto a tanti tipi di corridori, con i tapponi più difficili concentrati soprattutto nell’ultima settimana. La scelta, che è stata apprezzata anche dal ct Davide Cassani in vista delle Olimpiadi, secondo Cairo non sarà comunque un problema per i corridori che fanno la differenza nelle prove a cronometro che avranno comunque tre frazioni a loro dedicate.

“Credo che comunque ci siano tre cronometro che, anche se non lunghissime, non sono poche, e in una cronometro anche su percorsi di 20 chilometri gli specialisti riescono a guadagnare anche un minuto, quindi per loro è una grande opportunità. Ci sono poi tante tappe per finisseur e, comunque dal punto di vista della montagna, ci sono tappe impegnative, però è un Giro molto adatto a corridori che non sono solo scalatori, direi che abbiamo mixato molto bene i vari percorsi e credo che possa essere una grande opportunità per tanti corridori”.

La partenza da Budapest sarà la quattordicesima al di fuori dei confini italiani, ma il numero sembra essere destinato ad aumentare nei prossimi anni, viste le numerose offerte che la corsa rosa riceve ogni anno: “Abbiamo tante richieste, evidentemente c’è molto interesse, perché paesi come l’Ungheria in questo caso hanno capito che il Giro d’Italia, essendo visto in 198 paesi è un grande veicolo di promozione, per il turismo. Abbiamo già tante richieste per il futuro, vediamo ma intanto cominciamo quest’anno con l’Ungheria con tre tappe”.

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