Giro d’Italia 2020, Etienne van Empel racconta: “Ho sentito una folata di vento, ho visto le transenne volare e senza rendermene conto sono finito a terra”

Etienne van Empel ha raccontato la sua versione dei fatti riguardo alla caduta che lo ha visto coinvolto insieme a Luca Wackermann nel finale della tappa di oggi al Giro d’Italia 2020. Il corridore neerlandese è riuscito, seppur dolorante, a tagliare il traguardo in ritardo, anche se poi la giuria ha deciso di assegnare ad entrambi il tempo del gruppetto in cui si trovavano al momento dell’incidente. Mentre l’italiano, subito trasportato in ospedale, sarà costretto ad abbandonare la Corsa Rosa a causa di “un trauma cranico commotivo”, della “frattura delle ossa nasali” e di “contusioni escoriate multiple al volto e nella zona lombosacrale”.

In serata il neerlandese della Vini Zabù – Brado – KTM ha raccontato le dinamiche della caduta in un video diffuso sui canali social della formazione italiana: “Io sto abbastanza bene, me la sono cavata con delle ferite alle mani. Fortunatamente non ho nulla di rotto. Non ho visto molte cose, ho sentito una folata di vento e le transenne volare in mezzo al mio gruppo e prima di renderne conto sono finito a terra. E a terra c’era anche Luca. Con molta probabilità tutto ciò è stato causato da un elicottero. È stato terribile. Vedere tutte quelle ferite, il sangue, era chiaro che fosse un brutto incidente. Io domani ripartirò, spero di non patire troppo dolore nè avere problemi a causa della caduta. Vorrei provare di nuovo ad entrare nelle fughe”.

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