Giro d’Italia 2019, Ciccone non si accontenta: “Ho pensato di poter vincere anche oggi. In futuro potrei fare classifica”

Giulio Ciccone chiude con un’altra ottima prova il suo viaggio sulle strade del Giro d’Italia 2019. Dominatore della classifica riservata agli scalatori e Maglia Azzurra per quasi l’intera durata della Corsa Rosa, l’alfiere della Trek-Segafredo è andato a caccia della seconda affermazione personale a quattro giorni dal successo di Ponte di Legno. In azione sulle rampe del Manghen, lo scalatore abruzzese si è giocato fino in fondo le proprie possibilità sul traguardo di Croce d’Aune, venendo battuto soltanto da Pello Bilbao (Astana) e Mikel Landa (Movistar) nel gruppetto di otto uomini che si è venuto a formare quando oltre al basco anche Richard Carapaz (Movistar) e Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) hanno raggiunto i fuggitivi di giornata.

“Oggi è stata una giornata difficilissima a livello di gambe e testa – ammette ai microfoni di Raisport – non ero in giornata. Sono partito con problemi alla sella della bici, mi sono fermato sul Manghen e ho fatto tanta fatica ad inizio tappa. Man mano che passavano i chilometri mi sentivo meglio e mi spiace per il finale, perché per un attimo ho pensato di farcela”. Per l’ex Bardiani-CSF arriva però la consapevolezza di aver raggiungento una nuova dimensione: “Questo Giro per me significa tanto, mi dà tanta consapevolezza. Spero di dare continuità a questa condizione, con squadra e preparatori lavoreremo bene e sono tranquillo”.

Già a segno sulle strade della Corsa Rosa da neoprofessionista, nel 2016, Ciccone non esclude di poter puntare alla classifica generale di un Grande Giro nel suo futuro: “Ho 24 anni e come ho già detto, tra qualche anno si potrà provare a vedere dove posso arrivare. Prima c’è dam igliorare tanto a cronometro e da crescere tanto. Sto migliorando di anno in anno e sono molto fiducioso”.

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