Mondiali Fiandre 2021, Mathieu van der Poel: “Van Aert è ovviamente il grande favorito. Sarebbe un grande campione del mondo”

Mathieu van der Poel è contento di come arriva al Mondiale nelle Fiandre 2021, considerate le circostanze. Il corridore della Alpecin-Fenix, infatti, ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione solo a una settimana dalla prova, a causa dei problemi alla schiena che si trascinava dietro da un po’ di mesi e che gli avevano impedito di partecipare al mondiale di MTB. Il neerlandese, però, ha dichiarato che, pur non avendo avuto la miglior preparazione possibile, ha fatto tutto ciò che poteva per arrivare al massimo livello che il suo fisico gli consente in questo momento.

 

“Mi sento abbastanza bene – ha rivelato – Sono contento dei progressi delle ultime settimane. Le sedute con il fisioterapista hanno aiutato ad alleviare la tensione e mi sono allenato al massimo per potenziare i muscoli della schiena. È stato un processo lento, ma sono stati fatti progressi ed è soddisfacente. Non ho avuto la migliore preparazione e di sicuro la schiena mi farà male dopo la corsa. Tuttavia, ho fatto ciò che potevo per poter prendere il via del Mondiale nella miglior  condizione possibile. […] La mia forma ora rispetto alla Strade Bianche? Difficile fare un paragone, lì ero al mio massimo. Ora la situazione è diversa, ma mi sento pronto, altrimenti non correrei”.

 

Il classe ’95 tende comunque a considerarsi più un outsider che un favorito, ruolo che assegna invece al suo eterno rivale Wout Van Aert: “Van Aert ovviamente è il grande favorito, è pronto. Sarebbe un grande campione del mondo. Mi aspetto molto anche dalla Francia che proverà a difendere il titolo con Julian Alaphilippe, e anche Italia e Danimarca sono tra le squadre più forti. I Paesi Bassi? Credo che siamo una squadra forte, con corridori dalle caratteristiche diverse. Ma come in primavera, dovrò essere io a finalizzare in prima persona. Sarà una gara dura, senza dubbio vincerà il corridore con la gamba migliore. Io sono uno che cerca sempre il risultato più importante: la vittoria. Ma a seconda di come andrà la gara, potrei essere contento anche di una medaglia o di una top 10”.

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