Tour de l’Ain 2020, Egan Bernal non si dispera: “L’obiettivo era non perdere terreno nella generale, per me è difficile battere Roglic allo sprint”

Egan Bernal è l’unico Ineos a resistere allo strapotere Jumbo-Visma al Tour de l’Ain 2020. La seconda frazione del Tour de l’Ain 2020 vinta da Primoz Roglic ha infatti messo in luce tutti i ritardi condizione del team britannico, messo alla frusta da un eccezionale lavoro di squadra della compagine di Richard Plugge, esaltato anche dal vincitore di giornata. Tuttavia lo scalatore colombiano si è detto soddisfatto al termine della gara, anche per il lavoro di uno splendido Jonathan Castroviejo, ultimo a rimanere al suo fianco quando sia Geraint Thomas che Chris Froome avevano già perso contatto.

Abbiamo seguito il piano che avevamo preparato questa mattina – ha dichiarato a Cyclingnews al termine della tappa – Che era quello di non perdere troppo tempo nella generale. Castroviejo era lì con me ed è stato un buon allenamento in vista del Tour, è stato forte ed è un gran corridore. Erano rimasti cinque o sei corridori e lui era lì. Sono contento per lui e contento di averlo al Tour. Sono qui per allenarmi, per me è difficile battere Roglic allo sprint, ma non si sa mai, bisogna sempre provarci. Alla fine ho fatto secondo e ho preso sei secondi d’abbuono che, guardando alla tappa di domani (oggi -ndr) saranno molto importanti”.

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