B&B Hotels, come si è arrivati al tracollo – La multinazionale Sephora: “Ci chiedevano 15 milioni di euro all’anno per 5 anni, abbiamo rinunciato”

Emergono dettagli su quella che è stata una delle vicende più intricate dell’inverno di CicloMercato appena trascorso. La B&B Hotels avrebbe dovuto diventare, nei piani del suo dirigente-motore, Jérôme Pineau, una formazione di riferimento nel panorama mondiale, aumentando di molto i suoi investimenti nel settore maschile oltre a creare una squadra femminile e anche una giovanile. Fin dall’estate, diversi corridori sono stati accostati al nuovo progetto, per il quale venivano spesi nomi di grandi marchi internazionali, come Carrefour o Amazon. Alla fine, però, non se n’è fatto nulla, anzi: la squadra ha del tutto chiuso i battenti, lasciando atleti e componenti del personale a piedi.

“Racconterò tutto – le parole di Pineau raccolte da L’Equipe – E spero di poterlo fare prima dell’inizio della Parigi-Nizza 2023 (5 marzo – ndr). Devo mettere in chiaro alcune cose”.

La testata francese inizia però ad andare in profondità nella vicenda, raccontando che Pineau aveva unito le forze con Didier Quillot, ex direttore generale della compagnia telefonica Orange e anche della Ligue 1, il massimo campionato calcistico francese. I due avevano iniziato una trattativa con il Municipio di Parigi, che avrebbe dovuto, nelle loro intenzioni, portare a una sponsorizzazione di 10 milioni di euro, cosa che però successivamente si è scoperta impossibile, sia dal punto di vista politico che legale (peraltro secondo quanto riportato da Ouest-France nelle scorse settimane la municipalità della Ville Lumière non aveva comunque intenzione di mettere più di 1,6 milioni sul piatto).

A quel punto sono iniziati i problemi, visto che il tentativo di coinvolgere Parigi ha indispettito la regione amministrativa della Bretagna, che ha sostenuto la squadra di Pineau fin dalla sua nascita, nel 2018. L’ente locale bretone investiva 50mila euro ogni anno nella formazione e, soprattutto, aveva fornito a questa un prestito di 900mila euro, che aveva permesso di ottemperare alle richieste UCI per la registrazione della licenza 2022: “Per noi era importante associare la Bretagna con la squadra – le parole del vice-presidente regionale Pierre Pouliquen –  E non sapevamo nulla della mossa che riguardava Parigi. A maggio 2022 ho ricordato a Pineau la questione del prestito, ma non ha battuto ciglio”.

Secondo L’Equipe Pineau e Quillot avrebbero contattato in tutto 115 aziende, di varie dimensioni. Sarebbero stati 40 gli incontri portati a termine, ma in fin dei conti erano emersi ben pochi interessi concreti. “A noi hanno chiesto 15 milioni di euro all’anno, per 5 anni – fanno sapere da Sephora, la multinazionale di matrice francese attiva nel settore dei cosmetici, che a un certo punto era data come vicina all’accordo – Ci hanno anche detto che bisognava fare in fretta, perché il tempo stava scadendo. Non abbiamo dato seguito alla cosa”.

Così, in pochi giorni, si è passati dall’annuncio della conferenza stampa di presentazione della squadra, alla chiusura totale. E chissà che le prospettate verità di Pineau non possano aggiungere altri dettagli alla vicenda.

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