BMC, Gerrans si ritirerà a fine stagione: “È il momento giusto”

Simon Gerrans lascerà il ciclismo agonistico al termine di questa stagione. Approdato quest’anno alla BMC, il 38enne australiano ha annunciato oggi in una lettera aperta che si ritirerà dopo 14 anni di professionismo passati tra Francia, Svizzera, Regno Unito, Australia e USA e 33 vittorie individuali. Tra le sue stagioni migliori vanno ricordate il 2012. anno del successo alla Milano-Sanremo, e il 2014, con le vittorie in Tour Down Under, Liegi-Bastogne-Liegi, entrambi i GP canadesi e l’argento Mondiale a Ponferrada.

“Il ciclismo è stata una parte importante della mia vita per un lungo periodo, tramite il quale ho incontrato un sacco di persone fantastiche, molte delle quali rimarranno amici per tutta la vita. Sono molto orgoglioso di ciò che ho raggiunto durante la mia carriera e vorrei ringraziare tutti coloro che hanno avuto un ruolo nel mio viaggio” sono le sue prime parole, alle quali aggiunge: “Anche se sento di essere ancora a un buon livello fisico, la mia passione per lo sport non è più quella di una volta. Il ciclismo professionistico è troppo difficile se non si è in grado di impegnarsi con tutto il cuore. Sono davvero felice di poter andare avanti alle mie condizioni e sentire che la fine di questa stagione è il momento giusto per passare a una nuova fase della mia vita“.

Nel corso della lettera ringrazia le squadre nelle quali ha militato e ripercorre tutte le emozioni vissute correndo ad alti livelli sottolineando: “Per quanto riguarda il mio futuro, voglio sottolineare che non sto andando in pensione, sto cambiando carriera“. Nell’immediato, la sua intenzione è quella di passare più tempo con la famiglia e poi di “mantenere un coinvolgimento in questo sport” grazie alle competenze e alle reti di conoscenze che ha sviluppato nel corso di tutti questi anni.

La lettera si conclude poi con un ulteriore ringraziamento: “Infine, vorrei ringraziare dal profondo del cuore tutti i sostenitori del ciclismo, gli sponsor, le squadre, i compagni di squadra, gli amici e la mia famiglia che hanno reso il mio tempo da ciclista professionista un capitolo indimenticabile della mia vita”.

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