Bici Rubate, la FCI ringrazia Pinarello e le forze dell’ordine

Il caso Bici Rubate si è chiuso con una buona notizia nei giorni scorsi. Il rientro delle bici in Italia ha rappresentato, sostanzialmente il lieto fine per la Federciclismo e gli atleti azzurri che erano stati privati di 22 biciclette, tra le quali le dodici Pinarello speciali dedicate al successo Olimpico a Tokyo. Un grandissimo valore economico, nonché affettivo, che fortunatamente non è andato perduto chissà dove, limitando così le perdite a qualche accessorio (per un inventario che deve ancora essere confermato definitivamente). Prezioso ovviamente il lavoro delle forze dell’ordine francesi, dove è stato effettuato il furto per il quale sono accusati due ragazzi molto giovani, e rumene, dove le bici sono state ritrovate una settimana dopo. Importante per veicolare il messaggio e dare importanza a quanto successo anche l’appello di Pinarello, che la federazione ringrazia particolarmente.

“Un messaggio social che aiuta a risolvere un caso – scrive la FCI – Oltre al grande lavoro della Polizia rumena e francese infatti per la risoluzione del caso che riguarda le biciclette della nazionale pista rubate a Roubaix e ritrovate a Vracea, un ruolo importante nel rinvenimento della refurtiva l’ha infatti avuto l’azienda Pinarello. Un annuncio web, quello fatto dall’azienda trevigiana che ha raggiunto 1.800.000 persone, sui vari profili social, ed è stato condiviso decine di migliaia di volte dai follower, e dai media tradizionali, contribuendo così alla creazione di una rete informativa internazionale che ha visto la costante mediazione dei referenti aziendali veneti. La Federazione ringrazia sentitamente Pinarello che anche in quest’occasione è stata più di un semplice partner istituzionale, la Polizia rumena per aver agito con tempestività e quella francese che ha arrestato i due esecutori materiali del furto”.

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