Yorkshire 2019, Tiberi analizza la sua impresa: “Vincere il mondiale a cronometro in questo modo è stato davvero qualcosa di unico”

Dieci giorni dopo l’impresa nella cronometro juniores dei Mondiali di Yorkshire 2019, Antonio Tiberi torna a parlare della sua vittoria. In un’intervista rilasciata nel corso della trasmissione radiofonica Ultimo Chilometro, il 18enne ripercorre la sua prova, iniziata male a causa di un incidente meccanico avvenuto in partenza, ma che l’ha visto poi recuperare il tempo perduto fino a transitare sul traguardo in testa con il miglior risultato, che nessuno dei corridori partiti dopo è riuscito a battere. Grazie a questa prestazione, oltre a quelle che hanno caratterizzato le positive due stagione tra gli juniores, il giovane talento si è assicurato la chiamata da parte di una squadra World Tour, la Trek-Segafredo.

“Vincere il mondiale a cronometro in questo modo, dopo l’incidente iniziale, è stato davvero qualcosa di unico, un’emozione grandissima, sono davvero felice di ciò che sono riuscito a fare – ha esordito Tiberi – Quello di Harrogate era un percorso molto particolare in quanto c’erano diverse curve e molte discese. Noi abbiamo un rapporto obbligato, quindi essendo un percorso nervoso bisognava far frullare bene le gambe e saper guidare bene la bici, in quanto in alcuni tratti la strada era anche umida. Dopo il problema meccanico avuto all’inizio, mi sono detto: o la va, o la spacca. Mi sono giocato tutto, non avevo niente da perdere, e così ho dato il massimo dal primo all’ultimo metro”.

Il 18enne racconta anche un dettaglio interessante sulla sua prova, che probabilmente ha anche contribuito all’ottima prestazione: “Sulla seconda bici non avevo il misuratore di potenza, quindi non sapevo a quale velocità stavo andando e non potevo nemmeno controllare i battiti del cuore. Sono andato completamente a sensazione. Un vantaggio, secondo me, è stato dettato dal fatto che sulla bici di scorta avevo le pedivelle più lunghe. Correre senza il ciclocomputer è stato un po’ strano, mentre ero a tutta guardavo in basso per capire quanto stessi spingendo, ma dopo i primi chilometri non ci ho pensato più e ho dato anche l’anima“.

Per Tiberi è arrivata quindi la chiamata della Trek-Segafredo, a cui si aggregherà però nel 2021 dopo una stagione tra le file della Colpack: “Sarà un grande onore per me continuare il percorso di crescita con la Colpack e poi passare professionista con la Trek-Segafredo, è stata una scelta importante e ragionata, fatta con il mio procuratore e con i miei genitori. Diventerò compagno di squadra di Vincenzo Nibali, che è uno dei miei idoli, e quindi sarà un onore difendere i colori di una squadra di così alto livello”.

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