Giro d’Italia U23, futuro a rischio: ExtraGiro lascia e Davide Cassani si fa da parte

Il futuro del Giro d’Italia U23 è nuovamente molto incerto. Dopo due cicli triennali ExtraGiro è infatti sul punto di lasciare, con il contratto con la Federazione che arriva a scadenza e ben poca voglia di lanciarsi nuovamente in un progetto che fatica a trovare un suo spazio al di là della nicchia. Privato di diretta televisiva, spesso privato dei grandi atleti della categoria visto che ormai spesso la saltano in questi ultimi anni, la corsa sta faticando a trovare la sua quadratura del cerchio e Marco Pavarini e Marco Selleri hanno chiaramente manifestato la propria intenzione di non essere più loro a sobbarcarsi questa impresa il prossimo anno.

“La Federazione deve creare un piano per far emergere i talenti – spiega Pavarini a DirectVélo – Questo potere non è nelle mie mani, non sono un dirigente, ma un organizzatore. Il mondo è cambiato, l’economia della bicicletta è più complessa rispetto al passato, con i marchi che investono nelle squadre e non più nelle organizzazione, senza parlare della mancanza di visibilità per i partner. La corsa non è trasmessa in diretta TV e questo manca molto a questa magnifica corsa. Quindi trovare le città di tappa e il sostegno è difficile”. Non è dunque un caso che la corsa sia passata da 10 a 7 tappe, anche “se malgrado questo abbiamo ancora dovuto sostenere il 30% in più di spese rispetto allo scorso anno“.

Sofferenze e difficoltà che sottolinea nel complesso anche Davide Cassani, che questa volta si tira fuori dalla questione. “Quando ero CT è coordinatore delle nazionali ritenevo giusto e importante riportare nel nostro calendario il Giro d’Italia Under 23 – spiega l’ex commissario tecnico – Incontrai Selleri e gli dissi: ‘io trovo le risorse tu organizzi il giro giovani ok?’ Nel giro di pochi anni è diventata una delle corse più belle al mondo con la possibilità per i nostri ragazzi di avere una vetrina internazionale. Sono orgoglioso di avere dato il via, insieme a Selleri e Pavarini, a questo progetto ma ora sono arrivato al capolinea. Ci ho messo la faccia, mi sono adoperato per trovare le risorse necessario, non mi sono messo in tasca un euro perché ero un uomo della federazione e come tale avevo l’obbligo di dare tutto me stesso per riportare il giro giovani. Ho ricevuto complimenti, critiche come è normale che sia ma ora mi faccio da parte. Basta. Ringrazio tutti quei fantastici volontari che hanno fatto sì che tutto venisse organizzato al meglio. Grazie di cuore. Grazie Marco Selleri, grazie Marco Pavarini. Siete stati insuperabili.

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