UCI, Lappartient spinge per la riduzione di Giro e Vuelta a 17 giorni: “Un guadagno per gli organizzatori”

Nei giorni scorsi si è tornati a parlare della riduzione dei giorni di corsa nei Grandi Giri. Ad esprimersi nel corso di un’intervista rilasciata a La Stampa, è stato David Lappartient. Il Presidente dell’UCI si è detto favorevole alla riduzione dei giorni di corsa del Giro d’Italia e della Vuelta a España. D’accordo con Tom Van Damme, presidente della Commissione strada dell’UCI, ha comunque tranquillizzato tutti: “In nessun caso costringeremo un organizzatore a ridurre la propria corsa“.

L’idea è quella di ridurre di sei giorni il Giro e la Vuelta, passando da 23 giorni (21 tappe e due/tre giorni di riposo) ripartiti su quattro weekend, a 17 giorni (16 tappe e 1 giorno di riposo) su tre weekend: “Con una Grande Partenza di venerdì, avremmo solo un giorno di riposo. Non sarebbe una riduzione significativa. Al giorno d’oggi, dato il livello di difficoltà degli eventi, fare due Grandi Giri ad alto livello non è facile. Però, se uno è più corto, questo può favorire il fatto che i ciclisti raddoppino la propria presenza. In questo vedo un guadagno per gli organizzatori” ha aggiunto Lappartient.

Questo discorso sarebbe, secondo i due dirigenti, valido soprattutto per la Vuelta: “È ovvio che la Grande Boucle è il più grande evento al mondo, ma non dobbiamo dimenticare la storia del Giro che è più grande di quella della Vuelta. Se gli organizzatori della Vuelta sono onesti, lo riconosceranno”.

Una diminuzione del numero dei giorni di corsa nei Grandi Giri, andrebbe a riequilibrare un calendario WorldTour che in certi periodi è fin troppo fitto: “Avere tre prove WorldTour alla domenica consecutive con Tour de France, Prudential Ride London, la Classica di San Sebastian e il Giro di Polonia, è una cosa seria? È come se avessimo tre finali del Grande Slam di tennis allo stesso tempo” ha quindi aggiunto David Lappartient, che caldeggia anche lo spostamento del Giro di Turchia a febbraio “perché in quel periodo non ci sono molte corse WorldTour”.

Si tratta di una presa di posizione diversa da quella espressa nei mesi scorsi da Mauro Vegni, che si auspicherebbe invece una soluzione che coinvolga tutti i GT e non solo alcuni.

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