Tour Down Under 2018, Sagan soddisfatto e lancia McCarthy: “Domani tappa più dura, scenario diverso. Siamo qui per lui”

Peter Sagan si toglie un peso al Tour Down Under 2018. Vincitore sì del criterium di apertura, il campione del mondo non era riuscito sinora a trovare lo spunto giusto nella corsa WorldTour, dovendosi accontentare di piazzamenti, a volte battuto anche in maniera piuttosto netta. Stavolta invece non ha lasciato scampo ai suoi avversari, correndo alla sua maniera, prima all’attacco poi sverniciando tutti in volata. Per il capitano della Bora – hansgrohe arriva così anche una maglia di leader che spera di poter cedere presto al compagno Jay McCarthy, al servizio del quale si ribadisce pronto a mettersi domani.

“Sappiamo tutti perché siamo qui – conferma – Ora è terzo e domani lavoreremo per lui per le sue ambizioni di classifica. Per lui è una corsa importante, in patria, e il nostro obiettivo qui è di ottenere il miglior risultato possibile nella generale“.

Se per quanto mostrato oggi, un Sagan così non sarà semplice da staccare domani, lo slovacco sottolinea la differenza fra le due tappe e si tira fuori dai giochi. “Domani sarà una tappa più dura, ci sarà quindi uno scenario diverso“. Anche perché il suo obiettivo l’ha già ottenuto, ora tocca all’australiano, terzo nella generale, migliore dei big al momento.

Per quanto riguarda la frazione odierna, inevitabile anche oggi pensare al grande caldo. Tuttavia, l’iridato ricorda anche giornate peggiori. “Al Giro di California, 5 anni fa, nella tappa a Palm Springs mi ricordo due corridori finirono a terra per il caldo. Fu davvero durissima – ammette – Sicuramente comunque anche oggi è una delle giornate più calde in cui abbia mai corso“.

Malgrado provenga da un paese non proprio famoso per le sue alte temperature, Sagan è riuscito comunque a reggere bene. “È stata davvero dura, ma mi sentivo bene – prosegue – Sono riuscito a restare con i migliori, circa 25, in salita, per poi lanciare l’attacco giusto al momento giusto. Ovviamente, sono molto contento per la vittoria di tappa e la maglia. Essere riuscito a vincere una tappa dopo il Criterium è un buon segno, dobbiamo continuare così“.

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