Tour Down Under 2018, Ewan deluso ma sereno: “Ho rovinato tutto nel finale, mai avuto un treno così forte”

Caleb Ewan non nasconde la delusione dopo essere stato battuto nella terza tappa del Tour Down Under 2018. Tutto sembrava perfetto per il velocista di una Mitchelton – Scott che lo aveva scortato nel migliore dei modi sino agli ultimi 200 metri, quando si è visto surclassato da Elia Viviani. Mentre il corridore della Quick-Step Floors lo superava come una palla di cannone, the Pocket Rocket oggi è apparso decisamente meno esplosivo, perdendo anche l’attimo. Non che ci fosse molto da fare contro il veronese oggi, ma chiaramente perdere in maniera così netta non fa mai piacere, soprattutto dopo il grande lavoro dei compagni.

Sono piuttosto deluso da come è andata, se devo essere onesto – commenta dopo il traguardo – La squadra ha fatto un treno perfetto e io ho rovinato tutto nel finale. C’era un po’ di vento contrario quindi non volevo partire troppo presto. Ma ho aspettato troppo e Viviani mi ha superato. Non me la posso certo prendere con i ragazzi, che son stati assolutamente perfetti facendo esattamente que che gli avevo chiesto”.

Vincitore della seconda frazione, ancora leader della generale, il giovane sprinter australiano quest’anno non sta riuscendo ad ottenere gli stessi risultati della passata stagione, quando si impose in quattro tappe della corsa di casa (pur non vincendo nel duro arrivo di Stirling, dove invece si è imposto ieri). Prestazione che comunque non vede come una delusione, sottolineando piuttosto l’accresciuto parterre che si trova a fronteggiare. “Ci sono stati quattro vincitori diversi nelle ultime quattro tappe – aggiunge, contando anche il criterium introduttivo di domenica – Questo non fa che dimostrare quanto sia elevato il reparto volate in questa corsa”.

Una sconfitta non scalfisce dunque la ritrovata fiducia di ieri. “Posso comunque restare fiducioso delle mie volate in queste giorni – conclude – Non sono andate proprio tutte come avrei voluto, ma sono davvero felice di come la squadra sta correndo e penso che non abbiamo avuto un treno così forte sinora. Le volte in cui non ho vinto è stata più colpa mia che della squadra”. Parole che ne riflettono anche una accresciuta maturità, importanti per l’ambiente interno di una squadra che da subito ha dimostrato di fidarsi (e affidarsi) al talentino australiano.

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