Sky, l’ex allenatore Sutton ammette il ricorso alle TUE: “L’importante è non superare il limitie e questo non l’abbiamo mai fatto”

Negli ultimi mesi ci sono state grandi polemiche riguardo il ricorso alle autorizzazioni per uso terapeutico di alcuni farmaci (TUE). In particolare, lo scandalo è venuto fuori quando gli hacker russi di Fancy Bears hanno rivelato le autorizzazioni richieste da Bradley Wiggins in alcuni momenti cruciali della sua carriera. Una conferma sul ricorso alle esenzioni terapeutiche da parte della Sky è arrivata dall’ex allenatore della formazione britannica Shane Sutton in un’intervista rilasciata per il documentario della BBC Britain’s Cycling Superheroes.

“Se hai un corridore pronto al 95%, con un 5% che manca per problemi fisici o infortuni, se con una TUE puoi farli arrivare al 100%, ovviamente in quel caso la usi in quel periodo”, ha spiegato con una ammissione implicita che prosegue poco dopo, rispondendo più esplicitamente, giustificando inoltre l’utilizzo con il fatto che “le regole lo permettevano“. Sulla stessa linea interviene in trasmissione anche il patron della squadra Dave Brailsford, per il quale “se l’AMA e l’UCI danno l’autorizzazione, tutto era fatto in maniera pulita e chiara”, tanto che si definisce “sereno al riguardo”.

Parte dunque dei famosi marginal gains spesso professati dalla compagine britannica possono essere attribuiti a questa interpretazione del regolamento. In una mentalità esasperata della ricerca dei vantaggi necessari per superare il tuo avversario. “Siamo in un ambito in cui bisogna dare il massimo per superare l’avversario – prosegue Sutton – Sostanzialmente si tratta di sconfiggerli (in inglese dice “killing them”, ndr), ma senza superare il limite. E questo non lo abbiamo mai fatto”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio