Quick-Step Floors, Morkøv si vede bene nel treno di Viviani

Michael Morkov si candida ad un ruolo primario per Elia Viviani. Il danese approderà il prossimo anno alla Quick-Step Floors come l’italiano, al servizio del quale è pronto a mettersi per aiutarlo ad ottenere i suoi risultati. Ottimo pistard, con una buona punta di velocità e tanta abilità nel limare, l’ex corridore della Katusha – Alpecin potrebbe essere un prezioso elemento nel treno del veronese, che potrebbe giovare dell’esperienza del corridore scandinavo, con il quale condivide i trascorsi sui velodromi, entrambi con grande profitto.

“Per cominciare, sarò al fianco di Viviani e penso possiamo fare bene – spiega a Feltet – È un velocista più tradizionale rispetto ad altri che sono in squadra. Penso che ho modo di poter fare la differenza in questo ruolo e non vedo l’ora di cominciare. Il mio obiettivo stagionale è di corrispondere alle aspettative della squadra, in primis in favore di Viviani. Pensando alle mie caratteristiche, penso possano essere ideali per un velocista come lui”.

Consapevole di essere “nella squadra più forte al mondo” per le corse del nord, il corridore scandinavo si accontenterebbe di “partecipare a una o due classiche per essere contento”, nelle quali magari essere al fianco dell’altro grande sprinter della squadra, Fernando Gaviria, anche se vede il colombiano “un corridore più come Sagan”, capace di caversela da solo. Oltre al lavoro in supporto ai capitani, si augura chiaramente anche di “poter vincere qualcosa anche in prima persona se ne avrò l’occasione, magari partecipando anche a qualche classica”.

Per quanto riguardo il calendario il debutto è previsto al Tour Down Under, seguito dall’Abu Dhabi Tour (nel mezzo la partecipazione alla Sei Giorni di Ballerup, nella sua Danimarca), mentre il per il resto della stagione ancora c’è incertezza, compreso l’eventuale presenza al Tour de France. Molto dipenderà comunque dal suo feeling con i capitani, considerando che se dovesse seguire il programma di Viviani la presenza al Giro d’Italia sembra abbastanza consequenziale.

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